L’italo-venezuelano Andrés Rouga, forse è l’ora di appendere gli scarpini

(Gennaro Pascale Caicedo / Prensa Deportivo Tachira FC)
(Gennaro Pascale Caicedo / Prensa Deportivo Tachira FC)

CARACAS – Durante tutta la sua storia il vivaio del calcio del Centro Italiano Venezolano di Caracas ha sfornato tanti campioni che poi hanno rappresentato il vessillo del club di Prados del Este in ogni angolo del mondo. Uno di questi è il difensore Andrés Rouga (34 anni) che attualmente gioca con l’Ayia Napa FC, formazione della serie B cipriota. In carriera, il calciatore di origine italiana ha difeso le casacche di Caracas (2000-2005 e 2006-2007), Junior (Colombia, 2005-2006), Alki Larnaca (Cipro, 2007-2009), AEL Limassol (Cipro, 2009-2010), Deportivo Táchira (2010-2013), Mineros (2013-2015), Metropolitanos (2015).

Il gioello del vivaio del CIV di Caracas ha iniziato il 2016 giocando con l’Estudiantes de Mérida, poi durante il mercato estivo si è trasferito ai ciprioti del Ayia Napa. Durante il Torneo Apertura 2016 ha disputato 1.065 minuti con i biancorossi di Mèrida. In un intervista rilasciata ai media locali ha confessato l’intenzione di appendere gli scarpini al chiodo. Attualmente è uno dei perni del blocco difensivo della squadra in piena lotta per salire in serie A.

“Ho fatto il mio ritorno nel campionato cipriota dopo sette anni, tornare a giocare in questo campìonato è un’esperienza bellissima. E’ un paese molto bello”.

Le sue doti difensive gli hanno permesso di giocare che anche con la maglia della Vinotinto. Con la nazionale ha disputato due edizioni della Coppa America (2004 e 2007), e due tornei di qualificazione per il mondiale. Prima di esordire con la Vinotinto dei grandi ha rappresentato il suo paese nelle categorie Under 17, Under 20, Under 21 e con quest’ultima ha partecipato anche ad un torneo preolimpico. A livello di club ha partecipato ad 8 edizioni della Coppa Libertadores e due della Coppa Sudamericana.

“Non posso lamentarmi della mia carriera da calciatore, ho raggiunto tutte le mete che mi sono stabilito. Forse, l’unico rammarico è quello di non aver disputato un mondiale di calcio”.

Nella stessa intervista ha anche parlato degli infortuni che lo hanno colpito durante la sua carriera, ma che è riuscito a superare grazie al suo impeto guerriero. Rouga, ha ammesso che l’idea di ritirarsi è iniziata a frullargli in mente due anni fa, quando giocava con il Mineros, ma poi ha deciso di “continuare ancora a giocare, c’è ancora una promozione da conquistare con l’Ayia”.

Una cosa è certa, il calciatore di origine italiana ha confessato che quando appenderà gli scarpini al chiodo non si dedicherà al mondo del calcio ma agli affari di familia. “Se qualche giorno diventerò allenatore, mi dedicherò ai bambini e lo farò per divertimento”.

FDS

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