CARACAS – Ancora minacce. Il capo dello Stato, Nicolás Maduro, ha assicurato che non vacillerà a far arrestare i proprietari o amministratori delle banche che non baderanno a consegnare attraverso gli sportelli o bancomat denaro.
-Sono stati messi in circolazione 350 milioni di cartamoneta da 50 bolivares – ha detto il presidente Maduro dal palazzo presidenziale -. Non c’è quindi ragione perché i cassieri automatici o gli sportelli nelle agenzie non consegnino denaro ai risparmiatori.
Quindi la minaccia:
– Ho ordinato al ministro Nestor Reverol che, da domani, il sabotaggio al popolo sará castigato col carcere. Saranno arrestati i Direttori delle agenzie e i proprietari dell’istituzione.
Il capo dello Stato ha informato circa l’arrivo di un secondo aereo con 11 milioni di banconote da 500 bolívares, la nuova cartamoneta che sostituisce i 100 bs. Quindi ha assicurato che tra la fine di dicembre e inizio gennaio arriveranno le banconote restanti. Ossia quelle da 1000, 2000 e 20000.
Dal canto suo il vicepresidente della Banca Centrale, Jose Kan, ha informato che il terzo carico di banconote da 500 è atteso per il 26 dicembre e il quarto per il 29 dicembre.
L’arrivo e messa in circolazione delle nuove banconote è il riconoscimento tacito della crisi economica che vive il Paese, caratterizzata da una crescente inflazione che, stando al Fondo Monetario Internazionale, sarà del 700 per cento. La crescita inarrestabile dell’inflazione si palesa soprattutto nei prezzi dei generi alimentari e in quelli di prima necessità, nonostante quest’ultimi siano stabiliti “amministrativamente” e il governo distribuisca alimenti a prezzi politici.
Stando al Cenda (Centro de Documentación y Análisis Social de la Federación Venezolana de Maestros), la canasta alimentare ha subito una preoccupante impennata in un solo mese. Infatti, si stima che il prezzo sia cresciuto in 30 mila 755 bs. Vale a dire, oltre il salario minimo stabilito dal governo in poco più di 27mila bolívares.
