Da Roma a Milano: feste blindate in Italia, allerta forze speciali

ROMA. – Natale blindato nelle città italiane, con le barriere di cemento sulle strade e le squadre speciali antiterrorismo in stato di allerta. E’ l’effetto Berlino. Mercatini, cerimonie, concerti, musei, attrazioni turistiche, strade dello shopping, luoghi che attraggono folle potrebbero essere nel mirino. Da Roma a Venezia, da Milano a Pisa, prefetti e questori stanno quindi attuando le misure decise al Viminale durante la riunione del Comitato di analisi strategica antiterrorismo convocata dal ministro dell’Interno, Marco Minniti.

E lo stesso Minniti, insieme al capo della Polizia, Franco Gabrielli, ha preso parte alla riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza a Roma, luogo con il maggior numero di obiettivi sensibili da vigilare. Il Governo ha deciso di prorogare le misure straordinarie messe in campo per il Giubileo. La comunicazione è stata data dal premier Paolo Gentiloni che ha incontrato a Palazzo Chigi i capigruppo di maggioranza ed opposizione in una riunione anti-terrorismo.

AISE, NON ALLARMI MA RISCHI – Non ci sono allarmi specifici su progetti di attentati in Italia, come ha segnalato il direttore dell’Aise, Alberto Manenti, in audizione al Copasir. Ma c’è il rischio di azioni emulative. Che, seguendo l’esempio, di Berlino, Nizza e Parigi, colpiscano ‘soft target’ e civili in gran numero per avere il maggiore impatto mediatico. I controlli di intelligence e forze dell’ordine, ha spiegato il presidente del Copasir, Giacomo Stucchi, “sono puntuali e costanti ed aumentano continuamente l’impegno ed i luoghi da ‘attenzionare’. La minaccia può arrivare dai foreign fighters (circa 120 quelli che hanno avuto a che fare con l’Italia), ma il pericolo maggiore è il terrorismo ‘molecolare'”, quello rappresentato da lupi solitari e piccole cellule che si attivano senza preavviso.

CITTA’ SI BLINDANO – E mentre si intensifica il monitoraggio della rete e degli ambienti a rischio, lo sforzo in tutte le città è quello di mettere in pratica le indicazioni partite dal Viminale: misure di difesa passive nei luoghi più frequentati contro il rischio dei camion-killer, divieto di svolgimento degli eventi se non è possibile garantire misure di sicurezza efficaci.

A ROMA saranno potenziati i controlli sull’ingresso di tir in città e rimodulati i servizi del Giubileo, con il presidio do una serie di obiettivi, soprattutto i centri commerciali e i mercati dove ci sarà una maggiore presenza di persone. Ancora, ha spiegato la sindaca Virginia Raggi nessuna certezza sul Concertone di Capodanno: progetti sono al vaglio dell’amministrazione.

A MILANO sono stati individuati dieci punti di presidio nelle aree più frequentate (asse San Babila – Piazza Duomo – Castello Sforzesco, piazza Gae Aulenti, Darsena), dove saranno disposti, già nella notte, barriere antisfondamento new jersey in cemento armato, dal peso di circa 40 quintali l’una. L’accesso dei tir in città verrà monitorato con le telecamere.

Anche a GENOVA pronte barriere e dissuasori in grado di fermare mezzi pesanti a difesa dei luoghi ad alta concentrazione di turisti.

A FIRENZE l’indicazione è quella di monitorare attentamente i mezzi pesanti e di rafforzare la vigilanza agli obiettivi sensibili e nelle aree di maggior afflusso di persone.

A PISA le piazze e le vie di accesso alla piazza dei Miracoli saranno rese più sicure con l’installazione di pilastri, mobili o fissi.

A TRENTO, intensificati i controlli e le misure preventive nei mercatini natalizi con interventi di ‘sicurezza passiva’ utilizzando transenne e barriere mobili.

A BOLZANO da domani al 6 gennaio vietata ai bus Piazza Walther, sede del mercatino di Natale del capoluogo altoatesino.

New Jersey mobili a VENEZIA in occasione di mercati, eventi o altre iniziative pubbliche.

IN CITTA’ PRONTE SQUADRE ANTITERRORISMO – Poco visibili, ma pronti ad intervenire in caso di emergenza, sono presenti nelle città principali città anche gli specialisti delle Unità operative di primo intervento (Uopi) della polizia di Stato e delle Aliquote di primo intervento (Api) e delle Squadre operative di soccorso (Sos) dei Carabinieri. Si tratta di team che si muovono a bordo di mezzi completamente blindati, formati dopo una dura preparazione ed equipaggiati con giubbotti antiproiettile a prova di kalashnikov, bodycam, sistema a puntamento laser, arma lunga Hk.

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