Attentato di Berlino: finite le speranze per Fabrizia, Sulmona piange

SULMONA (L’AQUILA). – Anche le ultime speranze sono svanite oggi, quando è arrivata la notizia ufficiale, quella che nessuno avrebbe mai voluto sentire. Fabrizia, la trentunenne di Sulmona che da tre anni viveva a Berlino, è tra le dodici vittime dell’attentato di lunedì sera. A confermarlo gli esami del Dna.

“La magistratura tedesca, come ha comunicato il ministero degli Affari Esteri della Germania, ha esaurito le verifiche necessarie e purtroppo c’è la certezza che, fra le vittime, c’è l’italiana Fabrizia Di Lorenzo” ha fatto sapere il ministro degli Esteri Angelino Alfano.

Speravano, i famigliari, gli amici, che, magari fuggendo dal luogo della strage dove era stato ritrovato il suo cellulare, frastornata avesse perso la memoria e stesse ancora vagando per Berlino. Lo racconta lo zio che, appena ricevuta la notizia, ha chiuso il suo bar nel centro di Sulmona.

“Il dolore è troppo grande per parlare. Da lunedì sera avevamo temuto per le sorti di Fabrizia, ma fino all’ultimo siamo rimasti aggrappati a questa speranza”. Non vorrebbe parlare, ciononostante trova la forza di far notare che il comandante della compagnia Carabinieri di Sulmona si è messo subito a disposizione, “trovando un volo per la Germania già poche ore dopo l’attentato”, con il quale la madre e il fratello di Fabrizia hanno raggiunto Berlino”.

Nell’attesa di quella tremenda conferma la madre Giovanna ieri non ha retto, si è sentita male. Stavano per accompagnarla in ospedale, ma lei non ha voluto.

“Oggi Sulmona si raccoglie in un abbraccio simbolico, partecipe al grande sgomento che l’ha colpita – scrive il sindaco di Sulmona, Annamaria Casini – La Città si spegne nel rispetto del grande dolore”.

E il presidente della Regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso, ricorda “il sorriso radioso di Fabrizia, la risposta più bella a chi ha la mente devastata dall’odio. Quel sorriso vivrà per sempre nelle foto e nei ricordi di chi l’ha conosciuta; l’odio partorito da una mente bruta è destinato all’oblio del tempo”.

Fabrizia, “cittadina esemplare uccisa dai terroristi” per il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni. “Il dolore è grande – dice il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella – Ancora una volta una nostra giovane connazionale rimane, all’estero, vittima della insensata ed esecrabile violenza del terrorismo”.

Intanto sui social ha già centinaia di adesioni una catena partita da un gruppo di giovani che invitano a stare al buio, a spegnere le luci esterne nella notte di Natale, “per il lutto che ha colpito Sulmona, l’Abruzzo e l’Italia. Il buio che ho dentro in questo momento”.

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