Riparte il mercato della casa, il 2017 può essere l’anno della la svolta

Un persona di spalle guardando l'affissione con le case in vendita
Affissione con le case in vendita

ROMA. – Se il 2016 è stato “deludente”, quello che è appena cominciato potrebbe rivelarsi “l’anno della svolta” per il settore delle costruzioni, piegato da una crisi che dura ormai da quasi nove anni e che ha lasciato sul campo 600mila posti di lavoro.

Le buone notizie cominciano ad arrivare dalla ripresa del mercato della casa, in cui secondo la fotografia scattata dall’Ance, nei primi nove mesi del 2016 c’è stato un aumento del 20,4% delle compravendite rispetto all’anno precedente. Dati che fanno ben sperare per il futuro, visto che le stime per la chiusura del 2016 prevedono un totale di 520mila unità immobiliari coinvolte nelle transazioni (20 mila in più rispetto a quanto previsto un anno fa) e per il 2017 un ulteriore aumento che le porterà a 550mila.

Anche le previsioni sugli investimenti in costruzioni sono riviste al rialzo per il 2017 e pur trattandosi di una crescita ancora intorno allo zero virgola (0,8%), l’aumento appare più importante se paragonato alle attese di luglio 2016, quando veniva indicata per quest’anno una possibile flessione dell’1,2% dello stesso dato.

A contribuire al miglioramento delle stime, sempre secondo l’Osservatorio congiunturale Ance, è stata la Legge di bilancio 2017 che ha dato “grande attenzione all’edilizia con misure relative al rilancio degli investimenti infrastrutturali e al rafforzamento degli incentivi fiscali esistenti”.

Altrettando grandi sono poi attese le attese che i costruttori ripongono nell’aumento delle risorse stanziate per le opere pubbliche: +23,4% nel 2017 rispetto all’anno passato. A dare il maggior contributo a questo aumento è il piano Casa Italia, insieme ai fondi stanziati per la ricostruzione delle zone terremotate. Segni negativi comunque ce ne sono ancora.

I rubinetti del credito non si riaprono e la produzione nel settore delle costruzioni non decolla, restando inchiodata a -0,2% nei primi dieci mesi del 2016. Un dato in controtendenza rispetto a quello positivo della produzione industriale diffuso dall’Istat: cresciuta a novembre 2016 dello 0,7% rispetto al mese precedente e del 3,2% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Nella media dei primi undici mesi dell’anno l’incremento è stato dell’1,3%.

(di Maria Chiara Furlò/ANSA)

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