Gentiloni migliora, potrebbe presiedere il Consiglio dei Ministri di sabato

Foto Roberto Monaldo / LaPresse
Foto Roberto Monaldo / LaPresse

ROMA. – Paolo Gentiloni, confortato anche “dall’ottimo decorso clinico” confermato dai medici del Gemelli, ha voglia di tornare presto in pista. Il Policlinico universitario, nel bollettino serale, ha giudicato prevedibili le dimissioni entro la settimana e, se così fosse, il premier avrebbe espresso l’intenzione di presiedere il consiglio dei ministri convocato per sabato a Palazzo Chigi.

Dopo aver passato una nottata tranquilla dopo l’impianto, martedì notte, di uno stent, il presidente del consiglio, sempre con la moglie Emanuela Mauro, si è fatto portare i giornali per poi trascorrere la giornata a riposo pur tenendosi in contatto con Palazzo Chigi e ministri via telefono, whatsapp, sms. Gentiloni ha anche visto alcuni collaboratori, compreso il portavoce Filippo Sensi. Firmando, tra l’altro, anche il dpcm sui Lea.

Chi ha avuto modo di parlargli, via sms, conferma che si è trattato di un intervento di routine e come il presidente del consiglio abbia subito reagito molto bene. In effetti, l’ospedale parla di “ottimo decorso della situazione clinica”, rilevato dall’andamento degli esami del sangue, “dall’eccellente funzione cardiaca e dalla stabilità dei valori pressori”, come riferisce con soddisfazione il professor Filippo Crea, direttore del Polo di Scienze Cardiovascolari e Toraciche della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli.

Se restano in stand by le trasferte straniere del premier della prossima settimana – la partecipazione il 18 a Berlino al meeting Industria 4.0 con Merkel ed il gotha degli imprenditori italiani e tedeschi – i collaboratori sono ottimisti che il premier potrà tornare al lavoro a Palazzo Chigi a breve.

Già sabato forse, c’è chi ipotizza che potrebbe prendere parte al consiglio dei ministri, convocato con un giorno di ritardo rispetto al tradizionale venerdì a cui Gentiloni è affezionato. La riunione si farà dopo che si è tenuto un pre-consiglio con all’ordine del giorno, tra l’altro, tre decreti legislativi sulle unioni civili. “Vediamo”, dice premuroso chi gli è vicino.

Tra decreto ‘salva-banche’, modifiche al jobs act per disinnescare il referendum e da ultimo la situazione di Alitalia, l’agenda dell’esecutivo non è priva di priorità, pur escludendo un ruolo di protagonista sulla riforma elettorale che il premier vuole lasciare all’iniziativa parlamentare dopo la decisione della Consulta del 24.

Ma sulla durata del governo, anche nel Pd, il dibattito resta apertissimo. A pieno sostegno dell’attività del governo si schiera Pier Luigi Bersani: “Stando ai giornali, siamo alla fase ‘Stai sereno, Gentiloni’. Ma non è il nostro governo? Un governo è una bicicletta, sta in piedi finché pedala, non c’è bisogno né di Renzi né della Corte costituzionale. Ci sono molte cose da fare, dalle banche alla scuola, il governo sta lì finché fa cose, se serve anche fino al 2018”.

Parole che innescano una nuova polemica tra i Dem. “Ma Bersani conosce la dignità?”, attacca Roberto Giachetti ricordando che, “solo qualche settimana fa” la minoranza sosteneva che “sul governo Gentiloni avrebbe votato scegliendo provvedimento per provvedimento”.

“Bersani spara sempre su Renzi e sul Pd”, incalza il renziano Andrea Marcucci. Anche oggi, intanto, il premier ha ricevuto messaggi di auguri di pronta guarigione. In sua difesa contro gli insulti via web, scende in campo la presidente della Camera Laura Boldrini che se la prende con il gestore di un sito di un quotidiano che non si è “preoccupato di moderare” il “distillato d’odio” emerso in “commenti violenti e auguri di morte” al premier.

(Di Cristina Ferrulli/ANSA)

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