A Coblenza Salvini al vertice della destra nazionalista

Salvini e Marine Le Pen
Salvini e Marine Le Pen

BERLINO. – Sabato, il giorno dopo l’insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca, la destra nazionalista europea si incontra a Coblenza, in Germania, dove arriverà anche il leader della Lega, Matteo Salvini. Fra gli ospiti del vertice la francese Marine Le Pen del Front National e l’olandese Geert Wilders. I populisti che fanno guerra all’establishment, che con la loro critica radicale fanno temere per la tenuta del progetto europeo.

E la novità dell’appuntamento di questo weekend sarà la padrona di casa: Frauke Petry, che guida il partito tedesco Alternative fuer Deutschland, una stella nascente e controversa del panorama politico alemanno, che raggiunge al momento, stando ai sondaggi, il 12% dei consensi. Per Alternativa l’ingresso nel Bundestag alle prossime elezioni di settembre è scontato (la soglia del 5% dovrebbe esser superata abbondantemente).

“Ci accomuna il concetto di sovranità – spiega Salvini all’ANSA -. Che ognuno decide per il suo bene. La sovranità sulla moneta, sui confini. Il territorio. E nessuna subalternità a Bruxelles, alle banche e alla finanza”.

Eurocritici sì, lo sono. Antieuropei no, afferma: “Anzi. Penso che il concetto di Europa sia difeso solo da noi. Gli antieuropeisti sono quelli che difendono l’euro, l’austerità, la direttiva sulle banche. I nemici dell’Europa sono quelli che governano questa Unione europea”.

Un terreno comune quindi c’è. Il partito della Petry è però sotto i riflettori per l’esplicita mancanza di volontà di rinunciare all’elettorato estremista, e questo nel Paese che ha l’orribile eredità del nazionalsocialismo. Quelli di Afd hanno fatto da sponda alle marce di Pegida, movimento islamofobo. E in quelle piazze sono state spesso ritirati fuori simboli e motti dei nazisti.

E proprio in questi giorni il partito litiga per il polverone sollevato da un esponente regionale del Baden-Wuerttenberg, che ha attaccato il monumento all’Olocausto di Berlino. Argomenti che non convincono comunque Salvini: “Dicevano tutto il male possibile anche della Le Pen, degli austriaci e dello stesso Wilders con cui siamo alleati. Però, avendoli conosciuti, frequentandoli da anni, avendone letto i programmi, condivido il 90% delle tesi di Le Pen, Strache e Wilders. E io conosco Marcus Pretzell, di Afd, e mi sembra una persona posata ed equilibrata. Non so di questo esponente regionale, ognuno ha i suoi problemi con qualche personaggio”.

I timori che solleva Afd sono per Salvini infondati: “I nostalgici del fascismo e dal nazismo sono fuori dal tempo, dalla storia e dal mondo, in Italia come in Germania”. E l’islamofobia? “Bisogna vedere cosa si intende. Io ritengo che l’Islam di oggi sia un pericolo, perché non si è modernizzato, non si è evoluto, non si è democratizzato. Non lo dico perché li odio, ma perché loro sono indietro. Mi piacerebbe che si evolvessero”.

(di Rosanna Pugliese/ANSA)