Gennaio, 584 vittime della violenza solo a Caracas

CARACAS – Ben 584 cadaveri. Questo è triste bilancio dei primi 20 giorni nella capitale. Tanti sono quelli registrati dai cronisti dei mass-media venezuelani. Ma non si sa quanti siano sfuggiti al loro controllo. Cifre ufficiali delle vittime della violenza non ve ne sono. La polizia, a differenza di quanto accadeva 15 o 20 anni fa, ha l’ordine perentorio di non renderle note.

La stragrande maggioranza dei corpi, ricevute dall’Istituto di medicina forense di Caracas, nel quartiere Bello Monte, presentano ferite provocate da armi da fuoco.

Il “black-out” informativo è totale. Non solo l’Istituto è stato recentemente recintato per evitare, a occhi indiscreti, di sapere cosa accade nel suo interno ma anche i giornalisti di informare opportunamente. Infatti sono obbligati a restare ad una considerevole distanza dalla sua entrata.

Lo scorso anno il bilancio, stando alle uniche cifre disponibili, quelle dei cronisti, è stato di circa 28mila deceduti a causa della delinquenza che ormai agisce senza che le forze dell’ordine riescano a porvi riparo. E’ questa una cifra che catapulta il paese al secondo posto, dietro Honduras, tra le nazioni più violente al mondo. I piani del governo per sconfiggere la criminalità non hanno dato alcun risultato.

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