Monta la tensione tra Usa e Iran. Flynn: “Siete avvisati”

Un consigliere in divisa per Trump: Michael Flynn alla sicurezza nazionale Usa
Un consigliere in divisa per Trump: Michael Flynn alla sicurezza nazionale Usa

WASHINGTON. – Gli Stati Uniti mettono l’Iran “ufficialmente sull’avviso”. E’ la reazione di Washington al recente test missilistico portato a termine da Teheran. Lo condanna con fermezza affermando che viola le risoluzioni dell’Onu e minaccia gli Usa, gli amici e gli alleati nella regione.

A scandire il monito è Mike Flynn, consigliere per la sicurezza nazionale, intervenuto per la prima volta in sala stampa alla Casa Bianca per enunciare così una posizione che, a parte le critiche esplicite all’operato dell’amministrazione Obama circa l’accordo sul nucleare siglato con l’Iran, resta poco chiara nella sostanza.

Rischia però comunque di far tornare alta la tensione tra Teheran e Washington dove adesso alla guida del dipartimento di stato siede Rex Tillerman, l’ex ceo di Exxon Mobil dopo la conferma del senato.

Alle richieste di chiarimenti sul significato delle parole di Flynn il portavoce della Casa Bianca Sean Spicer si è limitato a sottolineare la netta sensazione dell’amministrazione Trump che “le loro azioni siano state provocatorie e chiaramente in violazione” delle risoluzioni. Così l’intervento di Flynn è per “assicurare sia compreso che non ce ne staremo fermi a guardare davanti a tali azioni”.

Molto chiara emerge la volontà di differenziarsi dalla precedente gestione: ”L’amministrazione Obama – ha detto Flynn – ha fallito nel rispondere adeguatamente alle malefiche azioni, incluso il trasferimento di armi, il supporto al terrorismo e altre violazioni delle norme internazionali”. ”L’amministrazione Trump – ha proseguito – condanna tali azioni dell’Iran che minano la sicurezza, la prosperità e la stabilità in e oltre il Medio Oriente e mette le vite americane a rischio”, ha aggiunto.

”Il presidente Trump ha severamente criticato i vari accordi raggiunti tra l’Iran e l’amministrazione Obama, come pure l’Onu, ritenendoli deboli e inefficaci”, ha concluso, precisando che Teheran, ”anziché ringraziare gli Usa per questi accordi, si sente incoraggiato”.

Più che al test quindi – condannato con forza anche dalla nuova ambasciatrice americana all’Onu, Nikki Haley, che lo definisce “inaccettabile”- Flynn sembra rispondere al presidente iraniano Hassan Rohani che, in una dichiarazione riportata sul suo sito istituzionale nelle scorse ore aveva sottolineato: “La ragione della rabbia di Trump verso l’accordo sul nucleare sta nel riconoscimento all’Iran del diritto di arricchire l’uranio”.

E, ancora: “I nuovi arrivati nel mondo della politica, che in precedenza facevano altre cose, fanno danni agli altri e a se stessi finché non riescono a capire cosa sta succedendo nel mondo”, stando all’Irna, con riferimento alle decisioni del presidente americano Donald Trump circa le restrizioni all’ingresso negli Usa per cittadini di sette Paesi a maggioranza musulmana, tra cui l’Iran.

Il presidente in giornata ha sorpreso tutti e, vestendo per la prima volta i panni di commander in chief, si è recato in Delaware ad una cerimonia in memoria del primo caduto americano della sua presidenza, il Navy Seal morto nello Yemen due giorni fa in un raid contro una base di al Qaida.

(di Anna Lisa Rapanà/ANSA)

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