Atteso il verdetto sul debito dell’Italia, ma la manovra non cambia

Pier Carlo Padoan, Pierre Moscovici e Michel Sapin
Pier Carlo Padoan, Pierre Moscovici e Michel Sapin

BRUXELLES. – I contatti tra Roma e Bruxelles sui conti pubblici proseguono, ma la trattativa non fa progressi. E mercoledì la Commissione presenterà il suo rapporto sul debito (chiamato ‘rapporto 126.3’) senza fare sconti: la violazione del Patto di stabilità è sotto gli occhi di tutti, già portata alla luce più volte fin dalla presentazione della legge di stabilità a novembre.

Il verdetto negativo non dovrebbe trarre alcuna conclusione, e dunque non raccomandare l’apertura della procedura d’infrazione. Al Governo italiano verrà però indicata la tempistica per l’attuazione della correzione da 3,4 miliardi. Perché il calendario della vigilanza europea sui conti pubblici non consente attese indefinite.

La prossima tappa per discutere dei conti dei Paesi non in regola arriva infatti già con l’Eurogruppo del 20 marzo, e il presidente Dijsselbloem ha rinviato ad allora tutte le domande sull’Italia. Se, nel frattempo, il Governo non avrà dettagliato in maniera credibile la manovra richiesta dalla Ue, si ritroverà anche nel mirino dei ministri dell’Eurozona che potrebbero dare mandato alla Commissione di aprire la procedura per violazione della ‘regola del debito’.

L’atteso rapporto sul debito sarà presentato mercoledì dal commissario agli affari economici Pierre Moscovici, che ha di nuovo incontrato il ministro dell’economia Pier Carlo Padoan all’Eurogruppo. Il francese ha spiegato che il negoziato Ue-Italia va avanti “per arrivare ad una soluzione comune”. Il tentativo è quello di dare più tempo al Governo, che vorrebbe inserire tutto nel Def di aprile. Ma la missione sembra al momento impossibile, perché la Commissione sembra orientata ad un orizzonte temporale molto più ravvicinato, che non va oltre l’inizio della primavera.

Da parte sua il ministro Padoan, che a sua volta ha incontrato il premier Gentiloni prima di partire per Bruxelles, ha confermato che il Governo non invierà nessun nuovo dettaglio alla Commissione in vista di mercoledì. Padoan conferma che l’entità della manovra non cambia perché “l’aggiustamento è strutturale e quindi anche eventuali miglioramenti delle stime, che si possono peraltro prevedere, non hanno impatto sull’aggiustamento strutturale”.

E nonostante le pressioni di Bruxelles, non si aspetta sorprese: “Tutte le informazioni sono state già anticipate nelle ‘winter forecast’ in cui, nella scheda italiana, si prende atto dell’impegno del Governo a fare un aggiustamento. Quindi mi aspetto che questo sia il messaggio”.

Tuttavia, a quanto si apprende, il rapporto sul debito si spingerà oltre, ricordando l’ampiezza dello scostamento del deficit strutturale dagli impegni presi, la necessità di correzione e l’impossibilità di prendere in considerazione le misure indicate nella lettera del ministro perché non sufficientemente dettagliate.

Mercoledì sarà pubblicato anche il ‘Rapporto Paese’, che metterà in luce ancora una volta tutte le debolezze dell’economia italiana: dalla scarsa competitività alla questione bancaria, tuttora irrisolta.

(di Chiara De Felice/ANSA)

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