CARACAS. – E’ iniziata a Buenos Aires la tournèe della delegazione di parlamentari del Movimento 5 Stelle; una tournèe che si concluderà l’11 marzo. La delegazione dei “pentastellati” è composta da Manlio Di Stefano, capogruppo M5S in Commissione Affari Esteri della Camera,e Vito Petrocelli, vicepresidente del Comitato Italiani all’estero.
Non è una casualità che la visita dei “cinque-stelle” sie iniziata in Argentina. Nel Paese la comunità italiana è una delle più numerose tra quelle radicate all’estero. Priorità sarà data alla nostra Collettività, ma la delegazione sosterrà anche incontri istituzionali con tutto l’arco parlamentare del Paese.
Il Venezuela sarà la seconda tappa della missione dei pentastellati. Sono previsti diversi incontri con i rappresentanti delle organizzazioni regionali dell’America Latina, come Celac, Unasur, Alba-TCP, e incontri bilaterali con i diversi rappresentanti governativi della regione. Questi assisteranno, come d’altronde anche la delegazione del Movimento 5 Stelle, alle manifestazioni in occasione del 5 marzo, anniversario della morte di Hugo Chávez.
– Tutti i paesi della regione con cui ci siamo relazionati in questi quattro anni lamentano uno scarso ruolo dell’Italia – ha scritto sul profilo Fb Di Stefano -. Da Berlusconi a Renzi, i governi del passato hanno fatto troppo poco e male. Quando saremo al Governo, al contrario, considereremo di massima importanza il potenziamento delle relazioni con l’America Latina”.
Prosegue poi:
“Nel nostro viaggio in America Latina porteremo la voce di un Movimento libero, autonomo e che, a differenza degli altri partiti italiani, non ha l’agenda dettata dagli interessi delle grandi corporazioni che li finanziano. E porteremo anche con fierezza la nostra politica estera che si basa sul rispetto della sovranità, dell’indipendenza, dello stato di diritto e dell’autodeterminazione di ogni popolo per la costruzione di un mondo realmente multipolare e che rispetti il diritto alla pace di tutte le popolazioni”.
Non ha precisato, però, se nella politica estera del M5s è contemplato anche il rispetto dell’autonomia dei poteri e la difesa delle libertà democratriche, prima fra tutte quella di espressione, che in Italia sono state difese anche, anzi soprattutto, nei terribili “anni di piombo”.