All’Istituto Italiano di Cultura di Caracas nel mese di marzo “Cinema al femminile”

CARACAS. – L’Istituto Italiano di Cultura di Caracas durante tutto il mese di marzo presenta un ciclo di cinema italiano dedicato alle donne. Quattro i film in programma dall’8 al 29 marzo. Il ciclo di film, a ingresso libero, si terrà presso l’aula 8 dello stesso Istituto.

Il ciclo si aprirà mercoledì 8 marzo, ore 18:00, con “Briciole” (2012), un film di Ilaria Cirino, con Claudia Zanella, Franco Castellano (II), Elisabetta Castellotti, Gabriele Mainetti, Francesca Figus.

Seguiranno il 15 marzo “Signorina Effe” un film drammatico, del 2007, diretto dalla regista Wilma Labate; il 22 marzo “Riprendimi”, un film del 2008 diretto da Anna Negri, con Alba Rohrwacher; il 29 marzo “Viola di Mare” un film del 2009 diretto da Donatella Maiorca, basato sul romanzo Minchia di re di Giacomo Pilati.

“Briciole” è un film del 2012 che mette in risalto il problema dell’anoressia: Sandra è una diciottenne intelligente e molto carina con una famiglia che la adora e un radioso futuro che l’aspetta. Ma un giorno Sandra smette di mangiare. All’inizio lo fa per dimagrire perché pensa di avere le gambe troppo grosse per poter attirare gli sguardi di Saverio, il ragazzo di cui è timidamente innamorata. Dopo aver perso i primi chili Sandra non riesce piú a fermarsi. Dimagrire la fa sentire sempre piú sicura di sé, forte come l’ostinazione con cui respinge le tentazioni del cibo.

Il film cerca di indagare sulla sua psicologia, sulla difficoltà di vivere della ragazza, che non riesce a trovare un equilibrio, uno spazio in cui sentirsi libera. Neanche quando mangia si sente libera di fare ciò che vuole, perchè subito le sorelle la rimproverano, le dicono di fermarsi, di non fare così. Ma è giusto farlo o peggiorano le cose? lasciare correre le cose da sole come fa il padre che fa finta che nulla accada, sperando che il tempo sistemi le cose da sè? fare come la madre che si angustia e arriva a mettersi tanto in discussione da aver bisogno di una psicoanalista? fare come la sorella che versa lacrime ingenuamente?

Il film avrebbe potuto approfondire di più la psicologia di Sandra e della malattia, ma è interessante il fatto che si sia concentrato sulla famiglia, sul fatto che una persona anoressica pone dei problemi non solo a sé ma a quelli che la circondano. Non si sa più come bisogna comportarsi e ogni gesto sembra un errore. Diventa difficile anche solo esprimere il proprio amore. Non bisogna arrendersi.

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