Italia test in Olanda. Ventura replica alle critiche di Sacchi

Amsterdam, test match: Olanda-Italia (elaborazione)
Amsterdam, test match: Olanda-Italia (elaborazione)

ROMA. – L’Olanda come cartina di tornasole: Gian Piero Ventura cerca risposte “sul lavoro fatto e su quello da fare, su chi siamo e cosa vogliamo”, oltre che sui progressi di alcuni singoli nell’amichevole che l’Italia disputerà domani sera ad Amsterdam. L’arancione delle maglie avversarie in questo momento fa poca soggezione, versione sbiadita della squadra di un tempo, nonché del rosso di quella Spagna che al momento si frappone tra l’Italia e la qualificazione diretta al Mondiale 2018.

Il ct affronta quindi l’impegno in fiduciosa attesa, ma non in serenità, non sopportando le accuse di aver ‘agevolato’ la Juventus con il permesso concesso ad Andrea Barzagli di lasciare il gruppo in anticipo e nemmeno le critiche ricevute da Arrigo Sacchi per il gioco mostrato contro l’Albania.

“Sono rimasto molto stupito, a 360 gradi”, ha esordito il commissario tecnico in conferenza stampa, commentando il caso Barzagli. “Il giocatore è venuto, ha disputato una partita importante e poi mi ha chiesto se poteva andar via in anticipo per problemi con la moglie – ha aggiunto Ventura – Una cosa anomala, ma abbiamo deciso di andargli incontro. Quello che è successo dopo non lo so. Ho visto la foto, mi ha stupito, ma Andrea mi ha chiamato, ha chiarito. Altrimenti sarei rimasto deluso”.

Sorpresa, ma soprattutto rabbia, anche per le critiche ricevute dall’ex ct sul gioco degli azzurri contro l’Albania. “Ho provato delusione e curiosità dopo aver letto le critiche – ha ammesso Ventura – Delusione perché ho sempre apprezzato Arrigo; curiosità perché mi sembra che abbia fatto un po’ di confusione. Ho rivisto alcune partite dell’Italia all’inizio di Usa ’94: con l’Irlanda il primo tiro è arrivato al 70′. Altro era il gioco del Milan. A volte, magari, serve un un pizzico di riflessione in più…”.

Toltosi i sassolini dalle scarpe, il tecnico azzurro ha annunciato, come atteso, che domani si vedrà un’Italia diversa rispetto a quella di Palermo. “Cambieremo il sistema di gioco ha spiegato – perché è l’unica occasione che abbiamo per fare delle verifiche. Al Mondiale, se dovessimo farlo, avremo bisogno di non avere un solo modo di stare in campo, per adeguarci agli avversari. L’Olanda? Non so cosa dire, ma è evidente che per loro è una delle peggiori situazioni degli ultimi anni. Io però sarò contento se troveremo una squadra molto aggressiva”.

Nessuna apertura sui nomi ma, scontato l’impiego in porta di Donnarumma e del trio di difesa Rugani-Bonucci-Romagnoli, mentre come esterni Ventura dovrebbe impiegare Zappacosta a destra e Darmian a sinistra; De Rossi, Verratti e Parolo a centrocampo; in avanti Belotti ed Eder.

De Rossi, domani capitano, indosserà per la 112/a volta la magia azzurra ed ha rivelato un sogno: “Inseguiamo certamente quello del Mondiale, altrimenti non saremmo qui. Ricordo nel 2006, quando eravamo con Lippi, il titolo non era una cosa vicina, ma poi è successo”.

“Vedo dei giovani destinati a stare a lungo in Nazionale – ha detto ancora il 33enne centrocampista della Roma – Non siamo la Nazionale del 2006, però c’è molta continuità con quella di Conte: siamo quelli lì, con quella mentalità, e i nuovi arrivati si stanno adattando a quella linea. Compreso l’allenatore. Il nostro è un percorso positivo”.

Da segnalare, infine, la presenza ad Amsterdam di Marta Carissimi e Cecilia Salvai, giocatrici della Nazionale azzurra femminile, volate in Olanda con i colleghi uomini e che domani assisteranno all’amichevole dell’Italia.