Suggestione Calenda per il centrodestra. Lui smentisce

Il Ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, all'inaugurazione di Pitti Immagine Uomo 90 a Palazzo Vecchio, Firenze, 14 giugno 2016. ANSA/ MAURIZIO DEGL'INNOCENTI
Il Ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, all’inaugurazione di Pitti Immagine Uomo 90 a Palazzo Vecchio, Firenze, 14 giugno 2016. ANSA/ MAURIZIO DEGL’INNOCENTI

ROMA. – Suggestione Calenda come futuro candidato leader del centrodestra. L’ipotesi viene lanciata da un retroscena, secondo cui Silvio Berlusconi sarebbe tentato dall’idea di affidare all’attuale ministro dello Sviluppo economico la guida di un polo moderato. L’ex dirigente di Confindustria, malgrado il suo lavoro pluriennale a fianco di Renzi e Gentiloni, rientrerebbe quindi nei piani del Cavaliere come la figura in grado di raccogliere e unificare quell’area del centrodestra oggi alternativa al Pd, ma lontana anche dai due populismi targati Lega e M5s.

Scenario smentito di prima mattina dal diretto interessato che su twitter ironizza amaro sul “meraviglioso mondo della ‘politica’ da retroscena”, per poi precisare: “Già detto 1.000 volte: nessun progetto politico. Faccio il mio lavoro e basta”. Del resto non deve aver fatto piacere a chi, nel suo profilo twitter, si definisce uno “dalle aziende alla politica. Per ora senza pentimenti”, finire nel tritacarne dei retroscena, nella lista dei potenziali ‘delfini’ di Berlusconi, costretti tutti a ‘mettersi in proprio’.

Senza risalire agli alleati di una volta, pensiamo a Gianfranco Fini e Pierferdinando Casini, anche negli ultimi anni, da Angelino Alfano a Gianfranco Fitto, sino all’ultimo Stefano Parisi, in tanti sono passati nell’arco di poche settimane dalla benedizione di Berlusconi al suo disinteresse.

Tuttavia, Forza Italia, per voce di Renato Brunetta, boccia ogni ipotesi di ‘papa straniero’. “Calenda – sottolinea – è il miglior ministro nel governo. Dopodiché, sapremo esprimere ministri e premier al nostro interno”.

“Sta facendo benissimo il suo lavoro”, taglia corto anche il suo collega Claudio De Vincenti dicendo che resta dov’è.

Chi invece sembra lontano da indiscrezioni e smentite, è il leader della Lega che da mesi accompagna tutte le sue iniziative in giro per l’Italia con manifesti con su scritto ‘Salvini premier’. “Stiamo costruendo un programma di governo dal basso. E chi il movimento vuole come candidato premier – spiega il leader lumbard – non avendo noi dubbi e paure, lo scriviamo sui manifesti, senza primarie e gazebo”.

(di Marcello Campo/ANSA)

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