Gentiloni non segue Trump: “I dazi frenano lo sviluppo”

MONFALCONE (GORIZIA). – La visita lampo del Presidente del Consiglio alla Fincantieri di Monfalcone e a Mantova per il rilancio delle periferie assume un significato politico particolare, dopo le indiscrezioni del Wall Street Journal di un inasprimento dei dazi dei prodotti Ue allo studio dell’amministrazione statunitense.

Perché Paolo Gentiloni con pacatezza e garbo difende le eccellenze italiane evidenziandone il valore, e si smarca dalle possibili future mosse di Trump. Il premier si è soffermato sul concetto della qualità che non conosce frontiere, dunque “dazi, protezionismi, chiusure non possono essere barriere che mettono un freno, un muro”.

E se “la qualità è crescita e benessere per tutti”, l’Italia ne ha molta, come dimostra la consegna della Majestic Princess, la più grande nave da crociera costruita in Italia, la “prima realizzata in Occidente per il mercato crocieristico cinese”, come precisa l’a.d. di Fincantieri, Giuseppe Bono.

Non è un caso – in una Italia che “finalmente vede segnali importanti di ripresa economica, e anche di fiducia”, che governo ha “il compito di incoraggiare anche con le misure da prendere nei prossimi giorni” – se presto sarà Made in Fincantieri “un terzo delle grandi navi da crociera che solcano i mari del mondo”, sulle quali viaggeranno 11 milioni di passeggeri.

Parliamo di “una storia italiana, competenza, qualità e passione”, ha indicato il premier alla platea dove sedevano i vertici del gruppo Usa Carnival, il più grande gruppo crocieristico mondiale. Fincantieri è un “vero campione italiano ed europeo”, ha detto Gentiloni, dando il “benvenuti” ai futuri passeggeri cinesi.

Anche Mantova è stata presa ad esempio dal premier, per il recupero dei beni monumentali e il rilancio delle periferie. Dopo la visita al duecentesco Palazzo del Podestà in via di restauro ma il cui cantiere è fermo da due anni ha parlato di “un caso interessante”: da una parte il recupero del Palazzo, “intervento atteso da qualche anno e che finalmente si sta sbloccando anche con un finanziamento di 9 milioni del Cipe, e contemporaneamente c’è uno degli oltre cento progetti che stiamo portando avanti nelle periferie e che riguarda l’area di San Nicolò”.

Il riferimento è al bando periferie: “L’idea di questi progetti è ricucire il tessuto delle città che sono la ricchezza dell’Italia. Questi interventi di recupero finanziati da Stato, Comune e privati arricchiranno questo tesoro e danno un messaggio chiaro: è necessario che il Governo si occupi delle città anche nelle parti in maggiore difficoltà, lontane o vicine al centro, che hanno problemi di ricucitura”.

A San Nicolò apriranno un centro ricerche agroalimentari, una comunità per disabili e un incubatore di imprese sociali. Infine, una rassicurazione sui problemi relativi al terremoto: “Stiamo lavorando a testa bassa per l’Italia centrale”.

(di Francesco De Filippo/ANSA)

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