Università La Sapienza, al primo posto in Italia secondo il Centre for world university rankings

La statua della Minerva all'entrata principale dell?Università La Sapienza, Roma.
La statua della Minerva all'entrata principale dell'Università La Sapienza, Roma.

ROMA. – Cresce il profilo internazionale dell’ateneo romano La Sapienza. Lo sottolinea, in una nota, la stessa università capitolina facendo riferimento a due novità: lo scorso 3 aprile a Marsiglia il rettore Eugenio Gaudio ha siglato con i suoi omologhi degli Atenei di Barcellona, Madrid e Marsiglia l’accordo che darà vita al primo Consorzio delle università europee del Mediterraneo; contemporaneamente il Centre for world university rankings (Cwur) ha pubblicato la classifica per materie che posiziona la Sapienza al primo posto in Italia, al 76mo posto nel mondo e tra le prime 10 a livello internazionale in 7 discipline scientifiche (fisica delle particelle; fisica nucleare; fisica dei fluidi e del plasma; matematica applicata; spettroscopia; chimica medica; fisica matematica).

Il risultato del ranking di quest’anno rappresenta un ulteriore miglioramento – rileva la nota – rispetto a quello ottenuto nelle precedenti graduatorie generali, relative alle edizioni 2015 e 2016, dove l’Università occupava rispettivamente la 112ma e la 90ma posizione.

Sul podio italiano, dopo la Sapienza, di piazzano le università di Padova (con 2 discipline tra le top 10) e le Università di Bari, Bologna, Firenze, Milano, Napoli e Torino (con 1 disciplina tra le top 10).

“Il riconoscimento Cwur dell’attività scientifica della Sapienza rappresenta un’ulteriore conferma che ci stiamo muovendo nella direzione giusta e che la reputazione dell’Ateneo a livello internazionale cresce. Il nostro impegno è infatti quello di lavorare per aumentare lo spazio comune in cui le idee possano crescere e svilupparsi – sottolinea il Rettore della Sapienza Eugenio Gaudio – e in questa ottica va letto anche l’accordo appena siglato che istituisce il Campus transnazionale del Mediterraneo”.

L’accordo per l’istituzione di un Consorzio delle Università europee del Mediterraneo è un patto a quattro che rappresenta l’avvio di un progetto al quale potranno aderire anche altre università dell’area mediterranea, con lo scopo di favorire la mobilità degli studenti incrementando i titoli di studio congiunti, avviare attività di ricerca coordinate all’interno dei programmi europei, nonché realizzare summer school interuniversitarie.

In questa prospettiva, saranno definiti temi e ambiti di eccellenza di cui ogni università è portatrice, affinché il potenziale di ciascun partner diventi moltiplicatore delle capacità degli altri: per Sapienza i fiori all’occhiello sono l’archeologia, la fisica, l’aerospazio, le nanotecnologie, le neuroscienze, il diritto romano, le biotecnologie, le scienze informatiche.

“L’Europa e il Mediterraneo stanno affrontando oggi nuove sfide che impongono alle comunità universitarie di mobilitarsi – conclude il Rettore Gaudio – per non disperdere il bagaglio di valori fondamentali del progetto europeo che è nostro dovere trasmettere alle future generazioni”.

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