Vicepresidente Aissami: “Il corteo dell’Opposizione si dirigeva a Miraflores”

CARACAS – Lo scopo del corteo, represso con estrema severità dalle forze dell’Ordine, non era quello di raggiungere la “Defensoria del Pueblo” ma di proseguire il suo cammino verso Miraflores. Lo ha affermato il vicepresidente della Repubblica, Tareck El Aissami, che, durante una trasmissione a reti unificate, ha denunciato una presunta “strategia del terrore” orchestrata, dietro le quinte, dall’Opposizione.

I deputati della maggioranza nell’Assemblea Nazionale avevano indetto una manifestazione a sostegno dell’iniziativa parlamentare orientata a destituire i magistrati dell’Alta Corte; manifestazione che si trasformava in un corteo deciso a raggiungere la “Defensoria del Pueblo”. La Polizia e la Guardia Nazionale, con l’ausilio di mezzi blindati e della “Ballena”, veicolo con idrante, si sono opposti ai manifestanti lanciando gas lacrimogeno e sparando pallottole di plastico. Numerosi i feriti e, stando a quanto affermato dal vicepresidente, 21 gli arresti. Il presidente della Repubblica, Nicolàs Maduro, durante una trasmissione a reti unificate, ha assicurato che gli arresti sono stati 30.
– In maniera totalmente criminale – ha accusato il vicepresidente – si è preteso di dirigere il corteo verso il centro di Caracas.

Quindi ha sostenuto che le intenzioni vere dei manifestanti non era raggiungere, come annunciato, la “Defensoria del Pueblo” ma di proseguire fino a Miraflores e provocare la violenza in strada. Per circa quattro ore, i manifestanti hanno affrontato la Polizia e la Guardia Nazionale in tenuta anti-sommossa. Polizia e Guardia Nazionale, durante tutta la giornata, hanno creato posti di blocco e di controllo in citta e lungo le strade di accesso alla capitale. Molte arterie importanti della capitale, come la Av. Andres Bello, sono state chiuse al traffico provocando il caos nella capitale. Anche numerose stazioni della metropolitana, come suole accadere ogni qualvolta manifestano i simpatizzanti del Tavolo dell’Unità, sono rimaste chiuse fino quasi a sera.
Dopo la manifestazione, in conferenza stampa, Henrique Capriles Radonski, Henry Ramos Allup, Freddy Guevara ed altri leader dell’Opposizione, hanno condannato quella che è stata definita una brutale aggressione contro i manifestanti

– Abbiamo vergogna del governo che abbiamo – ha detto Capriles Radonski -. In un paesi in cui mancano i generi alimentari abbondano i gas lacrimogeno. Quanto ne è stato impiegato oggi fino a quando non siamo andati via? C’è stato, poi – ha aggiunto il Governatore di Miranda – un impiego di mezzi e uomini impressionante, mai visto; un impiego di mezzi e uomini mai disponibile per combattere l’insicurezza.
L’esponente del Tavolo dell’Unità ed ex candidato presidenziale ha esortato i venezuelani ad esigere si restituisca l’ordine democratico rotto dalle sentenze dei magistrati dell’Alta corte.
L’Opposizione ha già annunciato che scenderà di nuovo in piazza sabato. L’appuntamento, questa volta, è all’Av. Francisco de Miranda.

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