Salvini: “Bene centrodestra unito ma il leader non si sceglie a tavolino”

Il segretario federale della Lega Nord, Matteo Salvini, ospite de L'intervista di Maria Latella su Sky TG24, 12 febbraio 2017. ANSA/SKY TG24
Il segretario federale della Lega Nord, Matteo Salvini, ospite de L’intervista di Maria Latella su Sky TG24, 12 febbraio 2017.
ANSA/SKY TG24

MILANO. – Se si riallacciano i rapporti nel centrodestra a livello nazionale, è “positivo”. Ma “sicuramente chi sfiderà Renzi non verrà scelto a tavolino, questo è fuori discussione”. Meglio quindi le primarie “con chi ci sta”. Il segretario della Lega, Matteo Salvini, ha rilanciato la sua linea arrivando a Bari, inizio di un nuovo tour nelle città del Sud, subito dopo aver incassato dal Consiglio federale il via libera al congresso del 21 maggio, con l’unico voto contrario di Umberto Bossi.

Sullo sfondo c’è un incontro, emerso da resoconti di stampa, fra Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni, nella prospettiva di una coalizione più larga dell’asse sovranista, alla quale anche Bossi guarda con favore. “Se si sono incontrati sono contento ed è positivo – ha detto Salvini -. Se hanno trovato punti di accordo e confronto sono contento ed è positivo”.

“Però – ha concluso – siccome a volte mi chiedono di commentare i miei incontri inesistenti con Berlusconi, preferirei non commentare i presunti incontri di altri”.

Le certezze di Salvini sono invece legate alle condizioni della Lega per un’alleanza a livello nazionale (a livello locale è già nei fatti). La prima è di “non raccattare profughi politici senza casa”. Leggi Alfano, Verdini, Casini, Tosi, Lorenzin, “la famiglia Addams”.

La seconda certezza è sul programma: “Io – ha detto il segretario della Lega – dal punto di vista nazionale ho chiaro dove voglio arrivare: sono alternativo a Renzi, a Grillo, all’Europa dell’euro, delle banche, della Turchia. Gli altri mi dicano che intenzioni hanno: se siamo d’accordo, uniti si vince”.

Salvini conta di arrivare rafforzato alle trattative, in vista di un voto anticipato magari in autunno, proprio attraverso il congresso leghista, che sarà preceduto da primarie il 14 maggio. Il segretario punta alla (sua) candidatura unitaria, con la garanzia (scritta nel regolamento) che non sarà toccato lo Statuto (con l’indipendenza della Padania) e che non tutti i 13 membri del Consiglio Federale saranno espressione della lista vincente.

Un congresso “inutile, una truffa”, la convinzione di Bossi. “Sarà una bellissima occasione di partecipazione, di ascolto, di proposte per il futuro e di democrazia – ha invece dichiarato entusiasta Salvini -, non solo virtuale come per i grillini ma che coinvolgerà migliaia e miglia di persone in carne e ossa”.

(di Alessandro Franzi/ANSA)

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