Amarcord: quella volta che Rujano salí sul podio del Giro

CARACAS – Il Giro d’Italia da oltre un secolo è un serpente colorato che per tre settimane attraversa la Penisola. Ha visto le strade polverose del primo novecento, le macerie dopo la Seconda Guerra Mondiale, gli scandali del doping nell’età contemporanea. Eppure, a maggio, per tre settimane si mette in viaggio dal nord al sud dell’Italia. Oggi vogliamo ricordare l’impresa del venezuelano José Rujano Guillen.

Nel 2005, si fa conoscere al grande pubblico imponendosi al Giro d’Italia, al termine del quale si classificherà terzo, nella tappa regina con arrivo al Sestriere. “Nel mio caso é una corsa da incorniciare. Ero uno sconosciuto e adesso sono in primo piano nel ciclismo internazionale. Sono su una nuvola da quando é iniziata la seconda metá del Giro. Una vittoria di tappa, premio della montagna, premio della combattività e il bronzo nella classifica finale. Credo che sia una cosa per essere orgogliosi per un atleta che pratica uno sport che non ha tanto supporto nel paese” dichiaró all’agenzia EFE il ciclista venezuelano Rujano il 28 maggio 2005.

L’anno successivo non ebbe eguale fortuna al Giro e si ritirò a pochi chilometri dall’arrivo della tappa di La Thuile, ormai fuori dalla lotta per le prime posizioni. Al termine della corsa rosa abbandonò la squadra per approdare alla Quick Step. Al Tour de France soffrì per problemi fisici e si ritirò dopo essere arrivato ultimo in una tappa di montagna. Le sue apparizioni in corsa diminuirono e, dopo alcuni dissidi, a fine ottobre rescisse il contratto che lo legava al team belga.

In carriera ha indossato le casacche di Unibet.com (2007), Caisse d’Epargne (2008), Gobernación del Zulia (2009), ISD (2010), Gobernación del Zulia (2010), Androni Giocattoli (2011-2012), Vacansoleil (2013) e Boyaca se Atreve (2015).

Oltre al terzo posto nel Giro d’Italia del 2005, José Rujano ha nel suo prestigioso palmares: 4 titoli della Vuelta al Táchira (2004, 2005, 2010 e 2015) e un secondo posto (2002). 4 Campeonatos de Venezuela Contrarreloj (2005, 2007, 2009 e 2013) e due secondi posti (2014 e 2015). Un secondo posto nell’UCI America Tour del 2009.

Mancano poco meno di due settimane al Giro d’Italia 2017, edizione del centenario per la corsa rosa. Si parte dalla Sardegna, si tocca la Sicilia e si attraversa tutta l’Italia fino all’arrivo di Milano, che decreterà il successore di Vincenzo Nibali come trionfatore, con lo Squalo dello stretto in lizza tra i favoriti per la vittoria finale.

(Fioravante De Simone)

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