Renzi prepara il “dopo”: da Alitalia alla partita sulla manovra

ROMA. – Dall’Alitalia alla legge elettorale. Dalla battaglia in Europa in vista della manovra di ottobre, al rafforzamento della presenza del Pd sul web. Si prepara a ripartire subito con nuovo slancio, Matteo Renzi, se domenica i gazebo lo incoroneranno segretario e candidato premier del Pd. “Se toccherà a noi dovremo lottare per non rassegnarci all’immobilismo che dopo il 4 dicembre sembra aver bloccato la vita politico-istituzionale italiana”, ha scritto nella ultima Enews l’ex premier.

Il “se” è d’obbligo e la scaramanzia ben dosata. Ma i sondaggi degli ultimi giorni quotano Renzi attorno al 65%, con largo margine sugli sfidanti. Dunque i suoi guardano già al “dopo”, al ritorno al Nazareno, per voltare pagina dopo la sconfitta referendaria e in vista della lunga volata verso le elezioni.

I renziani la tentazione di andare alle urne in autunno, magari nelle stesse settimane della Germania, non l’hanno mai abbandonata. Arrivare al 2018, osservano, esporrebbe al rischio di farsi carico di una manovra a dir poco difficile e darebbe tempo al centrodestra di riorganizzarsi, nonché a M5s di lanciare il suo leader (Di Maio, Casaleggio o Appendino, scommettono).

Il voto anticipato però ha controindicazioni, il dubbio su cosa convenga al Pd c’è. E Renzi stoppa le speculazioni: “Non decido io ma Gentiloni e Mattarella”. Quanto alle cose da fare, invece, l’ex premier ha già messo in fila alcuni dossier, nella convinzione che non si possa stare fermi un minuto di più. Già da quando il Pd “ha smesso di litigare”, nella fase post-scissione, sembra aver recuperato qualcosa – osservano i renziani – nei sondaggi.

Ma in vista della sfida elettorale l’ex premier, se tornerà al Nazareno, vuol mettere mano da subito al partito (con una nuova segreteria a gestione più collegiale, Maurizio Martina vicesegretario) e rilanciare la sfida sul web al M5s, lanciando la piattaforma “Bob” e una presenza più capillare sui social network.

Sul fronte politico, c’è poi da sbloccare la partita della legge elettorale: già la prossima settimana, o al massimo la successiva, l’ex segretario dovrebbe rilanciare il protagonismo Pd con una proposta da sottoporre agli altri partiti. L’annuncio – secondo qualcuno – potrebbe essere fatto nella assemblea nazionale del 7 maggio che incoronerà il nuovo segretario.

Quanto al dossier Alitalia, dopo aver indicato a modello il salvataggio di Meridiana, Renzi ha anticipato che il Pd farà una proposta (senza soldi pubblici ma tutelando i lavoratori) entro il 15 maggio. E poi c’è la partita più importante, sulla prossima manovra: nel confronto con il governo e soprattutto con Bruxelles, dove l’ex premier ha chiuso la campagna per le primarie e intende far sentire la presenza dei Dem. Elezione diretta del candidato alla guida della commissione e veto sulla proposta di inserire il fiscal compact nei trattati, sono i punti che pone in cima alla lista.

Quanto alla flessibilità, si dovrebbe – propone – concordare un piano di 5 anni che dia margini all’Italia per abbassare le tasse alle famiglie, a partire da quelle con figli. Fin d’ora, ha annunciato, il Pd sta studiando un’operazione finanziaria per abbattere il debito.

(di Serenella Mattera/ANSA)

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