Cabello sicuro che dietro l’assassinio di Miguel Castillo ci sia l’Opposizione

CARACAS. – La causa della morte del giovane Miguel Castillo, di anni 27, successa mentre manifestava nel quartiere de Las Mercedes questo mercoledì, non è ancora chiara. Ma quello che si sa è che c’era repressione nella zona da parte delle forze dell’ordine che cercavano di disperdere la folla lanciando le consuete bombe di gas orticante. In un primo tempo, si era pensato ad uno sparo da arma da fuoco, ma secondo il deputato dell’opposizione, Manuel Olivares, Castillo è stato colpito con una metra (palla di vetro o metallo che può uccidere se sparata e che si sta utilizzando nelle proteste).

MA quello che ha colpito mortalmente Castillo si chiarirà con le indagini, fatto sta che Diosdado Cabello non ha perso tempo e ha accusato l’opposizione di questo decesso perché secondo lui, ne Las Mercedes non c’erano né Gnb né Pnb. Cabello nel suo programma televisivo, davanti ad una platea di militari, ha confermato le parole del Gen. Perez Ampueda, il quale lo avrebbe assicurato che non c’erano forze dell’ ordine presenti nel quartiere (malgrado i fumi dei lacrimogeni).

Diosdado ha aggiunto che a Miguel Castillo gli hanno sparato da una distanza ravvicinata di 4 o 5 metri. Come per altre volte ha detto che “ci sono video che lo dimostrano.”

“E stato assassinato dagli stessi oppositori e dietro di loro c’ è un ‘macchinario’ che li appoggia”.

Diosdado non è stato capace di dimostrare la sua affermazione mentre il gen. Ampueda ha ammesso la presenza di colectivos armati per reprimere le manifestazioni dell’opposizione, definendoli come dei “vagabondi”.

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