Parigi mon amour, la Francia torna la meta preferita dagli italiani

ROMA. – “Sugli Champs Elysées – dice una famosa canzone di Joe Dassin – al sole, sotto la pioggia, a mezzogiorno o a mezzanotte, c’è tutto quello che volete…”. Sembra in gran parte smaltito il grande choc dei mostruosi attentati terroristici del 2015 che hanno provocato un innegabile calo di turisti e la Francia, anche grazie alla complicità della primavera, torna a essere una meta turistica molto desiderata dagli italiani.

A rilevarlo è l’indagine mensile di Confturismo-Confcommercio in collaborazione con l’Istituto Piepoli secondo cui l’indice di fiducia dei viaggiatori rimane stabile nel mese di aprile con un valore pari a 63 punti.

E se per i connazionali l’Italia continua a rimanere la meta preferita per il prossimo trimestre e quasi 4 su 5 hanno intenzione di restare nel Bel Paese per trascorrere le proprie vacanze (con Toscana, Puglia e Lazio in cima alle preferenze e le località marine che superano le città d’arte), per quanto riguarda l’estero oltre all’amatissima Spagna e ai sempre benvoluti Usa, la Francia ritorna a essere una meta desiderata e preferita anche come destinazione, specialmente dalle classi d’età più anziane.

Molto soddisfatto del rinnovato amore degli italiani per la Francia Frédéric Meyer, direttore di Atout France per l’Italia e la Grecia, nonché coordinatore per l’Europa del Sud. “Nel 2015 – spiega – erano 7,5 milioni per 42 milioni di notti e una spesa di 3 miliardi di euro. Per il 2016, le cifre dettagliate non sono ancora disponibili, ma stimiamo una diminuzione degli italiani in Francia del circa 10% degli arrivi in tutta la Francia.

Nel 2017, il Comitato regionale del turismo Ile-de-France ha già indicato una crescita della frequentazione italiana a Parigi del +5% sui mesi di gennaio-marzo. Nel 2016, la frequentazione internazionale è stata di 83 milioni, dato che rende la Francia la prima destinazione mondiale in arrivi. Per il 2017, la tendenza è positiva con un picco dell’11% per Parigi e +20% per le regioni l’ultima settimana di febbraio”.

Meyer sottolinea anche alcuni degli sforzi fatti dalle autorità francesi al fine di facilitare e garantire l’accoglienza, gli spostamenti e la sicurezza dei turisti: “A novembre 2016, il governo francese ha annunciato la mobilitazione di 5 milioni di euro, su un budget di 15 milioni di euro dedicati alla sicurezza, al fine di rinforzare la sicurezza di 30 principali istituti pubblici frequentati dai turisti (per esempio: museo d’Orsay, museo del Louvre, Castello di Chambord etc).

Anche nei trasporti abbiamo controlli prima dell’imbarco rinforzati, rinforzi del personale (più di 2000 pattuglie miste gendarmeria/agenti di sicurezza sono presenti in tutte le stazioni della regioni più turistiche) e più generalmente, delle misure di sicurezza e dei controlli sono distribuiti nell’insieme dei trasporti in comune”.

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