Times Square, testimoni sotto choc: “Pensavo all’11 settembre”

Pedoni in Times Square in New York City, New York.
Pedoni in Times Square in New York City, New York. EPA/GARY HE
Pedoni in Times Square in New York City, New York, .EPA/GARY HE

NEW YORK. – Panico, lacrime e tanta paura. E soprattutto il terrore di trovarsi nel pieno di un attacco terroristico. “Ho temuto un nuovo 11 settembre”, dice Barbara, newyorkese che si trovava per caso a Times Square. E’ sotto shock, così come lo sono gli altri testimoni. “L’auto veniva a tutta velocità contromano”, racconta descrivendo la scena, con il veicolo impazzito che ha colpito chi si trovava sul marciapiede per tre lunghi isolati, dalla 42ma strada alla 45ma strada.

In una giornata dal cielo terso e di caldo estivo, Times Square intorno a mezzogiorno era invasa da un mare di gente. In pochi minuti è stato il panico: “Correvano tutti, urlavano”, riferisce Annie alla cronista dell’ANSA, insistendo sulla velocità sostenuta dell’Honda marrone con Richard Rojas al volante. “La gente cercava di saltare per evitare l’auto e spingeva per non essere colpita”.

Molti i turisti presenti al momento dell’incidente. Fra loro anche l’inglese Angela Parson. “Non ho visto l’accaduto ma ho visto l’incidente”, dice mostrando a tutti, soprattutto cronisti, il video ripreso con l’iPhone di un uomo arrestato dalla polizia sulla 46ma strada all’angolo con la Settimana Avenue. L’uomo che, a suo avviso, è Richard Rojas. Parsons descrive una scena caotica: un uomo che scappa e la polizia che lo mette a terra e lo ammanetta.

Sono passati appena 20 minuti dall’incidente e i dettagli sull’autista non sono ancora noti, ma per Parsons non ci sono dubbi: è l’autista, dice senza averne nessuna conferma. “Sono qui da una settimana in vacanza, me ne torno a Londra”, dice visibilmente scossa.

“Andava a 150 chilometri all’ora”, assicura Sharif nel tentativo di descrivere la velocità folle dell’auto nell’area iperaffollata. La vettura ha colpito i passanti per tre interi isolati prima di schiantarsi sui paletti dissuasori fra sguardi spauriti. Non è stato un attentato terroristico ma il terrore che si legge negli occhi della gente racconta tutto lo shock vissuto.

Lascia un commento