Clima: Ong “premia” i Paesi che sostengono le fonti fossili

Cina, Esplosione di gas in miniera di carbone a Chongqing (Xinhua/Tang Yi) (wyo)
Cina, Esplosione di gas in miniera di carbone a Chongqing
(Xinhua/Tang Yi) (wyo)

BRUXELLES. – La Polonia è definita ‘regno del carbone’, la Germania usa i soldi dei contribuenti per mantenere inattive vecchie centrali a carbone invece di chiuderle, l’Irlanda impone un sovrapprezzo sulle bollette per finanziare la produzione di elettricità dalla combustione delle torbiere, uno dei combustibili fossili più inquinanti al mondo.

Sono alcune delle situazioni messe in rilievo da un ‘Premio per i sussidi alle fonti fossili’ assegnato polemicamente dal Climate Action Network, coalizione europea che lavora sui temi del clima e dell’energia con oltre 130 organizzazioni aderenti in più di 30 Paesi europei.

In seguito alla nomination proposta da Legambiente, l’Italia figura nella top 5 del riconoscimento sulle ‘tasse sporche’, a causa della riduzione dell’accisa sul gas naturale impiegato nelle operazioni di campo per l’estrazione di idrocarburi.

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