Turchia: docenti in sciopero della fame, la polizia li arresta

ISTANBUL. – La polizia turca ha fermato due docenti epurati, Nuriye Gulmen e Semih Ozakca, che da 75 giorni sono in sciopero della fame per protestare contro il loro licenziamento per sospetti legami con la presunta rete golpista di Fethullah Gulen. Le ragioni del fermo non sono state chiarite ufficialmente, ha spiegato il loro legale Selcuk Kozagacli, definendo il provvedimento “completamente illegale”. Le loro abitazione sono inoltre state perquisite.

Nelle ultime settimane, i due insegnanti sono diventati un simbolo dell’obiezione non violenta alle purghe di massa del governo di Ankara. Gulmen è stata cacciata dall’università Selcuk, mentre Ozakca insegnava in una scuola elementare. Secondo l’avvocato, “la polizia crede che la loro protesta possa trasformarsi in una protesta di massa”.

Il fermo è stato condannato anche da Kemal Kilicdaroglu, leder del partito Chp, principale forza di opposizione al presidente Recep Tayyip Erdogan: “Il governo ha dimostrato che vede come una minaccia chiunque faccia appello ai suoi diritti”. Nei giorni scorsi, diverse associazioni avevano già lanciato l’allarme sulle loro condizioni di salute. Dal fallito putsch della scorsa estate, in Turchia oltre 47 mila persone sono state arrestate e 145 mila licenziate o sospese dalle pubbliche amministrazioni.

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