Giro: Rolland in fuga per la vittoria, big a fari spenti

Il francese Pierre Rolland della Cannondale-Drapac taglia il traguardo di Canazei, 24 Maggio 2017 ANSA/ALESSANDRO DI MEO
Il francese Pierre Rolland della Cannondale-Drapac taglia il traguardo di Canazei, 24 Maggio 2017
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CANAZEI (TRENTO). – Prova e riprova, questa volta Pierre Rolland è riuscito a centrare il successo al Giro d’Italia numero 100, che ha tenuto fede alle attese, regalando una tappa con fuga fin dal via. Il francese ha conquistato un successo strameritato, dando battaglia in ogni chilometro della 17/a tappa, al termine della quale Tom Dumoulin ha conservato la maglia rosa, indossata otto giorni fa, dopo la crono dominata in Umbria.

Dopo i fuochi d’artificio di ieri sullo Stelvio, l’olandese è arrivato in ‘carrozza’ in Val di Fassa, dopo avere tranquillizzato tutti al via di Tirano sulle proprie condizioni fisiche. Il sorriso è tornato a illuminare il volto bello del Giro 100, dopo i rischi, i dubbi, i contrattempi, la fatica di ieri, che hanno messo a repentaglio il suo primato nella generale.

Dumoulin è arrivato sul traguardo, a Canazei, 7’53” dopo Rolland, ma questo conta poco. Contava invece risparmiarsi in vista del tappone dolomitico di domani, che prevede ben cinque Gran premi della montagna e che costringerà Dumoulin a difendersi ancora una volta dai probabili attacchi di Vincenzo Nibali e Nairo Quintana, i due rivali più agguerriti del ‘Tulipano’ in rosa.

Non sarà una tappa impossibile, a detta dei tecnici, ma dura sì: senza respiro, senza tregua e assolutamente priva di strada in pianura. Una tappa da tutto o niente che, sul finire della terza settimana, richiederà un supplemento di sforzo, ma non solo: per affrontarla al meglio, evitando le insidie, serviranno soprattutto, gambe, lucidità e grande acume tattico.

Per chi va in cerca della ‘rosa’, dunque, si preannuncia una giornata quantomeno intensa. E non è un caso se Nibali e Quintana oggi non si sono praticamente mai visti, nemmeno per caso, in una corsa che prevedeva l’attraversamento di Aprila e del Tonale, poco inferiore ai 2 mila metri.

Il primo a partire è stato lo sloveno Matej Mohoric della Uae Emirates, seguito a ruota dal russo Pavel Brutt della Gazprom Rusvelo e appunto da Pierre Rolland (Cannondale-Drapac) che, tuttavia, si è aggiudicato i Gpm di Aprica (dopo 14 chilometri di corsa) e del Tonale. Ma non bastava al francese. Alle loro spalle si è formato un gruppone di 22 corridori che ha cercato in tutti i modi di riportarsi sui tre, ma senza successo.

Superata la discesa verso Edolo, sulla seconda salita di giornata verso il Passo del Tonale, alle spalle dei battistrada il plotone degli inseguitori è salito a 40 unità, mentre Dumoulin, affiancato da Geschke (con Nibali c’era Agnoli, Izagirre e Sutherland non hanno mai perso di vista Quintana) ha continuano a procedere a fari spenti, senza mai forzare l’andatura.

Sul terzo Gpm, Mohoric è rimasto solo e il gruppo degli inseguitori si è spacca, fra scatti e tentativi di fughe. Ai -8 Rolland ha trovato lo spunto vincente ed è volato verso Canazei, ritagliandosi addosso la giornata perfetta, dopo averla solo sognata e sfiorata nei giorni scorsi. Da domani finiscono le vacanze.

(dell’inviato Adolfo Fantaccini/ANSA)

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