Russia: tutti pazzi per San Nicola, migliaia in fila

MOSCA. – A Mosca è scoppiata la San Nicola mania. Da quando, infatti, le reliquie del santo sono giunte (da Bari) presso la cattedrale del Cristo Salvatore, domenica scorsa, circa 50mila persone le hanno già venerate. E naturalmente anche a chiedere piccoli aiuti, quando non veri e propri miracoli. Nicola, d’altra parte, in Russia è il santo per antonomasia, preceduto – nell’ardore dei fedeli – solo dalla Madonna e da Gesù Cristo in persona.

La nona costola del santo, estratta per l’evento circa un anno fa dalla cripta della chiesa di San Nicola di Bari, viene esposta in un’apposita teca fabbricata in Russia. I fedeli hanno affrontato code a tratti di quasi 2 chilometri per entrare nella cattedrale e baciare le reliquie.

Dal patriarcato tengono a precisare che non vengono fatte distinzioni tra pellegrini e fedeli Vip: solo gli invalidi con un accompagnatore e i lattanti (con un solo genitore) evitano la fila, guidati da preti o da volontari. Una fila separata, però, è stata approntata – fa notare il blogger Ilya Varlamov – per i chierici.

Nina, 56 anni, è venuta sin da Chirov, regione del nord della Russia, per rendere grazia al santo. “Toccare la reliquia del santo per me è una grande emozione”, racconta. “Mio padre ebbe un ictus ma grazie all’intercessione del santo è guarito senza conseguenze: sono venuta per ringraziarlo”.

Tatiana, di Krasnoyarsk, è a Mosca invece per chiedere l’aiuto del santo: “Devo sottopormi fra poco a un ciclo di chemioterapia e solo San Nicola mi può aiutare”. “Qui – ha fatto notare ai cronisti una signora molto distinta – non ci sono persone felici: stare in coda vuol dire mettersi alla prova e il santo saprà dare la sua ricompensa”.

Il Patriarca Kirill ha inviato a Papa Francesco un’antica icona del santo per esprimere la gratitudine per l’assistenza del pontefice nell’organizzazione della storica visita, decisa nell’altrettanto storico incontro fra Kirill e Francesco a Cuba. Le reliquie resteranno a Mosca sino al 12 luglio e poi partiranno alla volta di San Pietroburgo.

(di Mattia Bernardo Bagnoli/ANSA)

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