Fanb: “Difendiamo i diritti umani e proteggiamo i cittadini”

(The Associated Press)

CARACAS – Padrino López ha difeso l’operato delle Forze Armate Nazionali Bolivariane e criticato il risultato delle indagini svolte dal Pm sulla causa del decesso del giovane Juan Pernalete. In un primo momento, l’ipotesi del governo era stata quella che Pernalete sarebbe morto per causa di uno sparo da un tipo di arma “fatta in casa”. Ma i dubbi sono rimasti e i risultati delle indagini del Pm sono ben diversi. Indicano che la morte è stata provocata dal lancio di un lacrimogeno, come si era sospettato.

La Procuratrice Luisa Ortega Díaz, lo ha dichiarato pubblicamente. E Padrino López gli risponde. Secondo il Ministro della Difesa, rendere pubblico che Pernalete sia morto da lacrimogeno, porta inevitabilmente a puntare il dito sulla Gnb e ciò sarebbe nocivo tanto per lo “spirito” dell’arma come per la pace, perché inciterebbe alla violenza. Violenza, che, Padrino López è sicuro sia caratteristica di gruppi “di destra” che vogliono screditare le Fanb.

(Foto Juan Barreto/Afp)

Il Ministro ha avuto soltanto parole di elogio verso l’operato delle Fanb le quali, stando alle sue parole, “non fanno altro che cercare di mantenere la pace, proteggere la vita e la stabilità istituzionale, eseguono ordini nell’assoluto rispetto dei diritti umani.” Ha pure lamentato che non ci siano state condanne agli attacchi fatti alle molte sedi militari, attacchi che hanno portato distruzione: “Per questa ragione rifiutiamo la leggerezza con cui si cerca di intaccare l’istituzione armata.”

La situazione che si è creata tra la Procuratrice Luisa Ortega Diaz e il Ministro Padrino López sembra delicata. E purtroppo, la mancata indipendenza di poteri e credibilità nelle istituzioni del paese incide nel creare dubbi e confusione nella gente che vuole la verità, soprattutto quando ci si riferisce alle morti, molte non chiarite, dei giovani durante le manifestazioni.

Lascia un commento