Ortega Diaz: “Sentenza 378 del Tsj, netta regressione per i diritti umani”

CARACAS – Non si è fatta aspettare la reazione della Procuratrice Generale della Repubblica, Luisa Ortega Díaz, riguardo la sentenza del Tribunale Supremo di Giustizia che sostiene che non sia necessario il referendum per approvare le decisioni della futura Assemblea Nazionale Costituente. A poche ore dalla decisione della Corte, Luisa Ortega ha consegnato un documento alla Sala Costituzionale del Tsj chiedendo spiegazione sul risultato della loro interpretazione degli articoli 347 e 348 della Costituzione che riguardano le vie a seguire per convocare una Costituente.

Second Ortega Diaz, la sentenza del Tsj rappresenta un passo indietro in materia di diritti umani perché non si è rispettata la loro progressività. “La nostra Costituzione stabilisce la progressività e sotto nessuna circostanza possono i diritti umani subire un peggioramento.”

La Procuratrice vuole sapere se la democrazia partecipativa e protagonista, fulcro della Carta Magna del 1999, è ancora in vigore perché sembrerebbe che la sentenza del Tsj solamente abbia considerato la democrazia rappresentativa.

Si ricordi che la sentenza non considera vincolante il referendum consultivo al popolo (articolo 347) e stabilisce che il Presidente può perfettamente iniziare la convocazione della Costituente (parte del 348).

Cercando di fare leva su chi l’aspettava alle porte del Poder Judicial, Ortega Diaz ha ripetuto le parole di Chávez durante la sua inaugurazione: “Convochiamo la sovranità del popolo perché eserciti la sua assoluta volontà…Abbiamo paura del popolo? L’unico sovrano della Terra è il popolo, perciò è il popolo che deve partecipare”.

Nonostante le critiche e le proteste fatte a Maduro sulla convocazione alla Costituente, sembra che il governo sia deciso a tira dritto sulle sue decisioni. Decisioni avallate dal Tribunale Supremo di Giustizia. Ora, bisognerà aspettare la reazione del Tsj alla richiesta della Procuratrice, legittima superiore del sistema di giustizia.

Ma forse la richiesta di Ortega Diaz non sarà ascoltata. La Procuratrice è stata chiamata “traditrice” da alcuni settori estremi del Chavismo proprio per aver rifiutato la Costituente come soluzione per la crisi del paese, per aver criticato la forte repressione e per aver segnalato che il giovane Pernalete è stato assassinato dal lancio di un lacrimogeno.

Diosdado Cabello che l’aveva difesa in passato, ora addirittura ha chiesto scusa ai suoi seguaci per averla appoggiato.

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