Venticinque anni fa il Caracas conquistava la prima estrella

CARACAS – Cosí come l’amore, la prima estrella non si scorda mai. Il primo scudetto vinto dal Caracas non fu frutto della casualitá. Arrivò grazie allo sforzo di una direttiva capitanata dal doctor Guillermo Valentinier che dopo appena due anni di aver preso le redini dei rojos del Ávila li portò a cucirsi per la prima volta la estrella.

Il Caracas, che prima dell’arrivo dell’imprenditore di origine tedesca non riusciva a sfondare nella Primera División ed in diversi casi rischiò addiruttura il fallimento, ha scritto una pagina storica il 31 maggio del 1992.

Il condottiero di questa squadra della Cota 905 é stato Manuel Plasencia che in quella stagione riuscí a lasciarsi alle spalle il blasonato Maritimo. In quella stagione non esisteva la formula del Torneo Apertura e Clausura: si giocava come nella nostra serie A con girone d’andata e ritorno.

Dopo una prima parte del torneo durante il quale i rojos del Ávila avevano conquistato 6 vittorie, 5 pareggi e 4 sconfitte, disputò un ritorno da favola ottenendo 11 sucessi e 4 ko. Nell’ultima di campionato Caracas si presentava con 41 punti, alle sue spalle c’erano Minerven 40 e Maritimo 39: allora si assegnavano 2 punti a vittoria.

Casualitá del destino, l’ultima di campionato aveva in programma: Caracas-Maritimo. La gara che aveva come cornice il campo del Brigido Iriarte aveva tante cose in palio: punti, scudetto ed anche la supremazia della capitale! A quei tempi la formazione che rappresentava la collettivitá portoghese del paaese riempiva gli stadi, cosa che allora non accadeva con il Caracas.

I rojos del Ávila avevano in rosa tante giovani promesse del calcio locale: Gersón Díaz, Gaby Miranda, Ceferino Bencomo e l’italo-venezuelano Roberto Cavallo. Il Caracas poteva vantarsi di avere in rosa due importados come il tedesco Andreas Vogler (proveniente dal vivaio del Bayern Monaco) ed Ibrahim Salizú (giocatore nato in Ghana, ma ha poi rappresentato il Venezuela).

In quel lontano 1992, grazie ad una rete di Gerson Díaz (2’) riusci a conquistare il primo di undici scudetti. Quel giorno Roby Cavallo giocó l’intera partita. Ma il Caracas, che fino allora faceva quasi da comparsa nel campionato locale, inizió a scrivere una storia piena di successi a livello locale ed internazionale: regalando tante gioie ai suoi hinchas e sfornando in continuazione gioiellini da esporre nelle coppe e con la Vinotinto per poi essere venduti nelle diverse squadre in giro per il mondo.

(Fioravante De Simone)

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