La crisi dei diritti umani in Venezuela approda alle Nazioni Unite

GINEVRA.- La violazione dei diritti umani in Venezuela è un tema di discussione che dovrebbe affrontare prima o poi il Consiglio dei Diritti Umani delle Nazioni Unite. In questo senso, l’ambasciatrice degli Stati Uniti, Nikki Haley, ha fatto notare ai 47 membri presenti alla riunione di ieri, che le Nu hanno prodotto ben cinque risoluzioni parziali contro Israele a marzo, ma non hanno ancora affrontato veramente il caso Venezuela.
La diplomatica americana ha chiesto al Venezuela di dedicarsi a risolvere la precaria situazione dei diritti umani nel paese oppure che “abbandoni il Consiglio.”
“Essere parte di questo Consiglio è un privilegio che non spetta ad un paese che viola i diritti umani,” ha affermato la Haley.
L’ambasciatore venezuelano, da parte sua, ha respinto energicamente le critiche della Haley, replicando che “il vostro governo ha minacciato il ritiro da questo Consiglio se non vengono archiviate le critiche fatte contro Israele. Allora, bene, abbandonate Voi le Nu perché il vostro ritiro sarebbe un guadagno per i diritti umani nel mondo.”
La Haley aveva ribadito che la crisi venezuelana è economica, politica e umanitaria e perciò deve essere considerata dal mondo, aggiungendo che il Consiglio per i Diritti Umani non può ignorare le violazioni e gli abusi che il governo di Nicolás Maduro sta provocando in Venezuela.
Ma Valero è stato altrettanto critico contro gli Stati Uniti, un impero, che secondo lui, “ha massacrato popoli interi con guerre preventive e torture arbitrarie.”
A prescindere dai due interventi, anche l’ Alto Commissario per i Diritti Umani delle Nazioni Unite, Zeid Ra’ad Al Hussein, ha detto che la crisi venezuelana ha bisogno di aiuto e di un analisi imparziale.
Forse, si avvicina il momento per discutere una risoluzione che riguardi il paese caraibico.

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