Atletica, Golden Gala: la sfida di Tortu ai big dei 200

Filippo Tortu ai Mondiali Under 20
Filippo Tortu ai Mondiali Under 20

ROMA. – Per molti è la “gara del futuro”. I 200 metri di domani saranno sicuramente l’evento principale da seguire al 36esimo Golden Gala – Pietro Mennea, all’Olimpico. Dei big manca solo Usain Bolt, il cui addio alle porte offre grandi chance sia nei 100 che nei 200. Tolto il giamaicano, in prima fila per il ruolo di erede ci sono Christophe Lemaitre, il primo bianco ad aver abbattuto il muro dei 20” nei 200 e il canadese Andre De Grasse, rispettivamente medaglie di bronzo e argento a Rio 2016.

Tra loro, domani il giovanissimo Filippo Tortu che all’esordio individuale in Diamond League tenterà di sorprendere e ottenere un pass per Londra: “Sono due anni che non corro i 200, ma l’obiettivo è scendere sotto i 20’50”, ammette l’atleta delle Fiamme Gialle.

Argento dei 100 metri ai Mondiali Under 20 e campione italiano assoluto, gareggiare contro campioni del calibro di Andre De Grasse e Christophe Lemaitre, per il velocista azzurro “sarà straordinario: seguivo Lemaitre fin da bambino alla tv, gareggiare domani contro di lui sarà un’emozione”, aggiunge Tortu, che tra i suoi obiettivi a medio-lungo termine figura anche il 20”28 di Andrew Howe: “Non mi sono posto come obiettivo quel risultato ma se poi arriva il record italiano sono contento”.

Domani correrà sulla stessa distanza di icone come Livio Berruti e Pietro Mennea: “Ho avuto la fortuna di conoscerli entrambi, due persone straordinarie, mi sento legato a loro due e mi rende felice essere accostato a loro”. Anche i suoi avversari non vedono l’ora di abbracciare il pubblico romano: “E’ la prima volta che corro qui e lo farò per provare a vincere”, si dice sicuro De Grasse. Per Christophe Lemaitre, a Roma “ci sono le condizioni ideali – sottolinea il francese – per me è un ritorno sempre gradito. Uno dei miei obiettivi è quello di battere il record europeo di 19”72 di Mennea ma non è la mia priorità”.

Il Golden Gala non sarà soltanto i 200, come spiega il presidente della Fidal, Alfio Giomi: “Stiamo parlando di uno dei meeting più importanti al mondo, è la punta di diamante di sei giorni di atletica in cui noi abbiamo declinato attraverso tutti i suoi aspetti la nostra disciplina, in particolare sociale e giovani”, rivela il presidente della Fidal annunciando che il Premio Zauli sarà assegnato quest’anno al campione del salto in alto, Gianmarco Tamberi e all’oro olimpico nel judo a Rio 2106, Fabio Basile.

Da palati fini i 1500 donne, con l’olimpionica Faith Kipyegon e la stella emergente Laura Muir, e nei 5000 la primatista del mezzofondo Genzebe Dibaba. Fari puntati anche su Andrew Howe nel lungo allenato da Fabrizio Donato. Nell’alto femminile, a sfidare l’olimpionica Beitia, la Vlasic e la Kuchina, ci sarà anche Alessia Trost. C’à anche la gara dei 100 metri paralimpici che nel femminile vedrà impegnata Martina Caironi: “Sono abbastanza emozionata per la gara di domani, non vedo l’ora”, le parole della medaglia d’oro paralimpica a Rio 2016.

A sviscerare i numeri della 36esima edizione del Golden Gala, è stato il meeting director, Luigi D’Onofrio: “Ci saranno atleti di 55 nazioni in rappresentativa di tutti i continenti. Il livello della manifestazione sarà in linea con quanto annunciato in passato, anche se non posso negare che due o tre rinunce di atleti importanti molto dolorose per noi ci hanno creato qualche difficoltà senza però inficiare il contenuto globale che resta di altissimo livello”.

In tribuna ci saranno anche 50 studenti di Amatrice grazie a un’iniziativa delle Fiamme Gialle sostenuta dalla Fidal.

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