‘Ndrangheta: arrestato in Brasile latitante Vincenzo Macrì. Si dirigeva in Venezuela

CARACAS. Arrestato in Brasile il latitante della ‘ndrangheta calabrese Vincenzo Macrì, figlio del noto Antonio, leader carismatico. Lo rende noto la Polizia. L’arresto al termine di indagini della Procura Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria condotte dal Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato e dalla Squadra Mobile, con il Servizio Cooperazione Internazionale di Polizia e dalla rete Interpol. A localizzare e catturare Macrì, gli agenti della polizia brasiliana.

Stava per salire su un aereo diretto in Venezuela, dove ormai da tempo viveva usando una falsa identità, quando è stato bloccato e arrestato. E’ finita così, all’aeroporto di San Paolo, la latitanza di Vincenzo Macrì, capo della cosca della ‘ndrangheta calabrese Commisso.

Nato a Siderno, Reggio Calabria, nel gennaio del 1965, è figlio di Antonio Macrì, il boss ucciso in un agguato nel 1975, che per la sua caratura criminale fu soprannominato “il boss dei due mondi”. L’annuncio del fermo è stato dato anche attraverso un tweet della Policia Federal.

“L’arresto di Vincenzo Macrì- ha commentato il ministro Minniti – è un’altra importantissima operazione contro la ‘ndrangheta che si aggiunge agli arresti di altri pericolosi latitanti operati di recente dal lavoro straordinario delle Forze di Polizia”. Il capo della cosca Commisso era stato inserito nell’elenco dei latitanti pericolosi stilato dal Ministero dell’Interno.

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