Ocse: record divario dei redditi, a rischio la tenuta sociale

BERLINO. – Il divario fra i redditi non è mai stato così alto nei paesi dell’Ocse. È l’allarme lanciato a Berlino dal segretario generale Angel Gurria, che ha affermato di ritenere “a rischio la tenuta sociale”. I dati attuali descrivono una realtà che non ha eguali negli ultimi 50 anni, ha detto nella capitale della locomotiva europea.

Il reddito medio del 10% più ricco della popolazione nell’area Ocse è nove volte più alto rispetto a quello del 10% più povero, ha spiegato Gurria. Venticinque anni fa era sette volte maggiore. E l’aumento delle differenze non contribuisce certo alla pace.

Il segretario generale dell’Ocse ha fornito inoltre un altro dato preoccupante: il 9% dei posti di lavoro nell’area Ocse potrebbe essere automatizzato nei prossimi anni. Effetto di quella digitalizzazione, che gli economisti invitano a guardare come una chance da governare, più che come fenomeno da temere e subire.

Il quadro attuale mostra poi che, fra il 1995 e il 2015, la quota di partecipazione al mercato del lavoro per persone mediamente qualificate è diminuita mediamente del 9,5% nei 35 paesi dell’Ocse. In Germania è calato dell’8,2%, ha spiegato Gurria. Ci sarebbe un aumento del lavoro, invece, per chi è in possesso di una qualificazione superiore, in Germania è aumentato del 4,5%, o inferiore, qui il dato tedesco è +3,4%.

La ministra del lavoro socialdemocratica, Andrea Nahles, ha colto l’occasione per illustrare un progetto dei socialdemocratici, di cui si era parlato a novembre: l’istituzione di un bonus da 20 mila euro, per chi si affaccia al mondo del lavoro, la cui regia sarebbe statale.

“Ogni lavoratrice e ogni lavoratore riceverebbe un bonus di avvio”, ha affermato. E questa misura potrebbe servire proprio a “compensare” gli scarti di reddito e di qualificazione. La cifra non sarebbe vincolata, “ciascuno potrebbe decidere come impiegarla”, ha aggiunto, e potrebbe anche essere maggiore, regolamentata per categorie. Si tratta di un progetto comunque ancora in cantiere, ha concluso. Gurria ha però apprezzato, l’approvazione dell’Ocse c’è.

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