Le Procure di 12 paesi sostengono il PM venezuelano

Luisa Ortega Diaz, Procuratrice Generale della Repubblica.

CARACAS. – Negli ultimi due mesi e mezzo di proteste molte volte si è sentito parlare della necessità di salvaguardare i diritti e le garanzie del giusto processo, e dell’autonomia e l’indipendenza che deve contraddistinguere un ente pubblico. E questa richiesta ora prende più forza perché la sostiene un gruppo importante di Procure estere.

Da più di 70 giorni le proteste e le manifestazioni pro e contro il governo sono risultate in 67 decessi accaduti in situazioni violente e più di mille feriti, secondo la Procura venezuelana.

E Maduro ha accusato la Procuratrice Generale della Repubblica, Luisa Ortega Diaz, di essere divenuta una lider per i settori che si oppongono alla convocazione dell’Assemblea Nazionale Costituente. Assemblea voluta dal proprio Maduro per redigere una nuova Carta Magna.

Ma le critiche contro la Procuratrice hanno mosso gli omonimi nei paesi prima citati. E 12 procure hanno firmato un manifesto esprimendo la loro profonda preoccupazione per le dichiarazioni che si sono fatte contro l’operato del Ministero Pubblico del Venezuela.

E confermano inoltre quanto detto dall’Associazione Iberoamericana dei Ministeri Pubblici lo scorso 6 aprile dove si ribadiva l’importanza di garantire lo Stato di Diritto. Il manifesto ricalca che sono loro gli enti che debbono lavorare in modo trasparente, opportuno ed indipendente soprattutto in momenti socialmente convulsi.

La Spagna si è aggiunta al gruppo perché anche lei è interessata a spiegare gli atti illeciti successi durante le incessanti manifestazioni.

E chiaro che il problema Venezuela sta assumendo una importanza che va più in là della regione. La preoccupazione di organismi ed istituzioni estere si fa sentire e potrebbe contribuire a creare pressione per chiarire situazioni irregolari che non hanno ancora una spiegazione credibile.

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