Due italiani dispersi a Londra: “Speriamo nel miracolo”

VENEZIA. – Sono ufficialmente tra i dispersi del rogo della Grenfell Tower, ma i loro nomi non risultano tra i feriti ricoverati negli ospedali di Londra. E’ angoscia in Veneto sul destino di Gloria Trevisan e Marco Gottardi, 27 e 28 anni, architetti, nella capitale britannica dal marzo scorso, residenti in un appartamento al 23esimo e penultimo piano del grattacielo londinese andato a fuoco. Nell’incendio, secondo l’ultimo bilancio di Scotland Yard, hanno perso la vita almeno 12 persone, ed altre sono rimaste ferite.

Drammatico il racconto fatto dal papà di Marco, Giannino Gottardi: “Siamo stati al telefono con i ragazzi fino all’ultimo istante – ha spiegato all’ANSA -, poi ci hanno detto che l’appartamento era invaso dal fumo e le comunicazioni si sono interrotte. Speriamo solo in un miracolo…”.

Si erano conosciuti all’Università di Venezia, dove entrambi si erano laureati in architettura, Gloria e Marco, lei di San Giorgio delle Pertiche, nel padovano, lui di San Stino di Livenza (Venezia). Poi a marzo la decisione di partire per Londra, per perfezionare il loro inglese. E dopo neanche due mesi avevano trovato entrambi un lavoro, in due studi di progettazione diversi.

L’annuncio della tragedia che si stava consumando nella Grenfell Tower è arrivato la notte scorsa, con telefonate che i ragazzi hanno fatto alle rispettive famiglie in Italia. “Siamo stati svegliati alle 3.45 della notte dalla mamma di Gloria – spiega Gottardi – che era stata allarmata dalla figlia. Ci siamo subito messi in contatto con Marco, il quale minimizzava l’accaduto. Penso facesse così per tranquillizzare Gloria e anche mia moglie”.

“Ci sono state una serie di telefonate convulse – prosegue l’uomo, in lacrime -, nelle quali continuava a garantirci che i soccorsi stavano arrivando e che la situazione si poteva risolvere”. “Alle 4.07 – conclude – c’è stato l’ultimo drammatico contatto, nel quale ci ha informati che il loro appartamento era invaso dal fumo e che la situazione diventava di emergenza. Da quell’istante non abbiano avuto più alcun contatto e il telefono non era più raggiungibile”.

Stesse ore di angoscia si stanno vivendo nella casa dei genitori di Gloria, a San Giorgio delle Pertiche. Anche lei avrebbe fatto solo in tempo a raccontare al telefono che il palazzo era in fiamme. Poi anche il suo telefono non dava più risposta. Un fratello della ragazza è partito per Londra, sperando di avere notizie da chi sta effettuando le ricerche. I genitori di Marco avevano fatto visita al figlio e alla fidanzata lo scorso maggio, alloggiando nello stesso appartamento, dalle cui finestre si godeva una grande visuale panoramica.

Secondo Giannino Gottardi, lo stabile “anche a prima vista” si presentava in buone condizioni, come rinnovato, “e non avremmo mai immaginato che potesse scatenarsi un inferno simile”. Marco e Gloria dovevano rientrare in Italia la settimana prossima, per una breve vacanza programmata e il compleanno di lui. Una festa a cui nessuno riesce più a pensare.

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