Mosca piazza bond per tre miliardi di dollari, l’85% all’estero

MOSCA. – Mosca esprime “soddisfazione” per l’esito dell’asta dei suoi Eurobond. In tutto il ministero delle Finanze ha piazzato titoli per tre miliardi di dollari – un risultato non scontato visto le ultime turbolenze registrate sui mercati – con la stragrande maggioranza dei titoli (l’85%) venduti all’estero e solo il 15% a investitori interni.

Il petrolio, infatti, è ai minimi da sette mesi a questa parte e ha trascinato con sé il rublo, tradizionalmente legato all’oro nero (la divisa nazionale è tornata a far capolino sopra i 60 punti con il dollaro e sopra i 66 con l’euro). Gli Usa inoltre hanno allargato la lista dei sanzionati e pensano di allargare ulteriormente le misure punitive nei confronti della Russia. Insomma, non il momento migliore per andare a chiedere fiducia ai mercati. Eppure la domanda ha ampiamente superato l’offerta (le indiscrezioni parlano di una richiesta pari a 6 miliardi di dollari).

Il ministro delle Finanze Anton Siluanov si è detto soddisfatto anche per la “redditività” dell’operazione; il bond decennale ha attirato investimenti per un miliardo mentre il trentennale ha fruttato due miliardi, quest’ultimo acquistato al 95% da investitori stranieri.

“Il posizionamento di ieri parla in generale del successo di questa operazione, che è andata meglio rispetto agli anni precedenti, il che indica che gli investitori si fidano dei titoli russi”, ha sottolineato Siluanov. Il ministro delle Finanze russo prevede di effettuare uno scambio di eurobond entro l’autunno. Il tasso per l’obbligazione a 10 anni è fissato al 4,25% mentre per il trentennale sale a 5,25%.

(di Mattia Bernardo Bagnoli/ANSA)

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