Il bancomat compie 50 anni, il primo Barclays a Londra

Bancomat banca, Roma, 7 febbraio 2017. ANSA/ALESSANDRO DI MEO
Bancomat banca, Roma, 7 febbraio 2017.
ANSA/ALESSANDRO DI MEO

ROMA. – Il Bancomat compie cinquant’anni. La macchina distributrice di denaro (per chi ne ha sul conto) ha debuttato il 27 giugno 1967 in una filiale della Barclays Bank di Enfield, quartiere a Nord di Londra. L’idea di questo cassiere automatico è venuta a un signore scozzese, John Steperd-Barron, titolare di una tipografia a Enfield Town probabilmente stufo di fare code in banca per rifornirsi del contante necessario alle spese di tutti i giorni. In realtà sembra che accanto a John Steperd-Barron ci siano altri ingegneri che rivendicano la paternità del bancomat ma lo scozzese resta il più famoso.

Nel 1973 i Bancomat si diffusero massicciamente in Inghilterra. Per vedere il primo in Italia si è dovuto attendere il 23 novembre 1983, quando il dispositivo era gestito dalla Società Interbancaria per l’Automazione (oggi Sia). Inizialmente questa carta a banda magnetica era sfruttabile su un circuito nazionale, nel 1987 venne attivata sulla rete internazionale.

In realtà l’idea di una macchina per il prelievo di denaro era già venuta agli americani. Il primo dispensatore risale al 1939, ed era stato installato da Luther Geroge Simijan a New York City, per la City Bank. Il dispositivo ebbe però scarso successo e venne rimosso dopo sei mesi. Quasi trent’anni dopo gli Inglesi ci riprovarono con più fortuna. Ma avevano un alleato infallibile: la televisione. La nuova macchina per distribuire soldi venne presentata sul piccolo schermo e divenne piuttosto popolare, anche se sul pubblico più anziano non riuscì a sfondare.

All’inizio il Bancomat non era quello di oggi, era una tessera che si distruggeva ad ogni prelievo per ragioni di sicurezza. Poi col tempo il sistema si è evoluto; è arrivato il pin, il codice per bloccare la carta e tutti i sistemi per scoraggiare furti e truffe.

Per avere un Atm in Italia bisognò aspettare gli anni Ottanta. A remare contro il ‘nostro’ bancomat, furono all’inizio, soprattutto il timore di furti al momento del prelievo. Poi il sistema è diventato sempre più sicuro anche grazie a telecamere di sorveglianza e sportelli interni alle banche. Oggi – secondo l’Abi – il rischio di frodi è prossimo a zero. Anzi il bancomat, per la tracciabilità dei movimenti di denaro, è ormai considerato un utile strumento contro i reati fiscali e il riciclaggio.

Anche per questo, nel corso del tempo gli italiani hanno aumento la loro fiducia. Tra carte di debito, di credito e prepagate ne circolano ormai 100 milioni, usabili nei 50mila Atm italiani e su 1 milione e 900mila Pos. Tuttavia gli italiani restano affezionati alla carta moneta, il contante continua a dare sicurezza e fra i paesi più avanzati gli Italiani sono quelli che preferiscono avere più di qualche biglietto nel portafogli.

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