Merkel a Trump: “Niente isolazionismo”. G20 punta sul clima

BERLINO. – Un messaggio deciso, da Berlino, contro l’isolazionismo di Donald Trump. Ma Angela Merkel ha a cuore le sorti del suo G20,e in un vertice di preparazione coi leader europei, alla presenza del premier Paolo Gentiloni, si è chiarito che gli Usa sono un pilastro del summit (in programma ad Amburgo la prossima settimana) e anche sul clima si cercano soluzioni diplomatiche comuni, pur nel riconoscimento corale dell’accordo di Parigi.

I partner europei accordano le voci nella capitale tedesca, poco ore dopo un nuovo appello della cancelliera a un’Europa che sia in grado di misurarsi progressivamente di più con le sue responsabilità: “Non possiamo più fidarci del fatto che i nostri problemi vengano risolti da altri”, ha affermato parlando al Bundestag in mattinata.

Ma dall’incontro in cancelleria – cui con Gentiloni hanno partecipato Donald Tusk, Jean-Claude Juncker, il francese Emmanuel Macron, la britannica Theresa May, lo spagnolo Mariano Rajoy e la norvegese Erna Solberg – emerge la chiara intenzione di continuare a puntare su una linea che coinvolga Washington.

“Chi ritiene che l’isolazionismo sia una risposta alle sfide attuali commette un grave errore”, ha però premesso la cancelliera in Parlamento. E parole inequivocabili sono state dette anche sul cambiamento climatico: “Una sfida esistenziale per tutti, e l’accordo di Parigi è irrevocabile, non negoziabile”. I colloqui con Trump “non saranno facili – ha ammesso – il dissenso è aperto”.

Ma, affiancata dagli altri partner, nel primo pomeriggio, Merkel ha poi precisato: “Gli Usa sono una parte importante del G20, faremo di tutto per lavorare anche con loro, senza negare le differenze”. “Noi diciamo un sì convinto all’accordo di Parigi e questo è un messaggio anche ai paesi in via di sviluppo – ha continuato -. Nonostante la decisione degli Usa di uscire, parleremo comunque ad Amburgo dei cambiamenti climatici”. E Merkel spera in “soluzioni comuni”.

“Non porta a nulla se uno Stato viene isolato”, ha aggiunto Macron, rispondendo a chi chiedeva se alla fine ci sarà una dichiarazione comune: “Bisogna lasciare aperta la possibilità di reagire nel medio periodo”. Anche sul libero commercio i leader europei spiegano di essere determinati a tenere il punto con Trump e ogni spinta protezionistica.

E sul tavolo di Amburgo, la prossima settimana, ci sarà anche il tema della lotta al terrorismo, in continuità con la dichiarazione del G7 di Taormina, dove si è raggiunta una posizione comune su sicurezza e lotta al cyber terrorismo, su cui – riferiscono fonti italiane – May è tornata a esprimere apprezzamento a Gentiloni.

Quanto al tema migranti, all’indomani dell’avvertimento italiano su una possibile chiusura dei porti di fronte all’emergenza profughi, è stata al centro del tavolo anche la questione migranti, con manifestazioni di sostegno, perfino accorato a Roma. Gentiloni ha chiarito che l’Italia non vuole abbandonare il suo approccio umanitario, esprimendo però “estrema preoccupazione”. Affermando di aver raccolto “notevole disponibilità in Europa”, ha spiegato alla stampa di contare “su un primo sbocco concreto, mercoledì prossimo a Tallin, all’incontro di ministri degli Interni”.

“Italia e Grecia vanno sostenute, sono nazioni eroiche”, per Juncker. Mentre Merkel ha precisato che la situazione della penisola “sta a cuore” a Berlino. È stato invece Emmanuel Macron a distinguere: profughi e migranti economici non vanno confusi. E l’80% degli immigrati che arrivano in Italia rientrano nel secondo caso. Parigi è disposta a dare una mano solo per accogliere chi invece in Europa cerca rifugio.

(di Rosanna Pugliese/ANSA)

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