Abruzzo, donne “porta-ombrelli” a convegno della Regione. La rivolta del web

PESCARA. – Web in rivolta contro l’immagine delle donne ‘porta-ombrelli’ che arriva dall’Abruzzo in un evento organizzato, dalla Regione, a Sulmona, città natale di Ovidio. Una polemica che, dopo ore, non accenna a placarsi. Ironia e indignazione dilagano in queste ore sia da parte di cittadini utenti dei social network che dei politici.

La foto è quella di sei donne che, con altrettanti parapioggia, in piedi dietro ai relatori seduti, sul palco, riparavano gli ospiti, tra cui il padrone di casa, il governatore dell’Abruzzo, Luciano D’Alfonso, quello dell’Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, e il ministro per la coesione territoriale e del Mezzogiorno, Claudio De Vincenti. Ombrelli tenuti dalle donne, con le stesse modalità anche quando, dopo la pioggia improvvisa, è uscito il sole.

“Sono dispiaciuto che ci sia stata per qualche minuto una prevalenza degli ombrelli sui grandi temi che abbiamo affrontato, ma dall’altra parte so anche che purché se ne discuta va bene”, dice D’Alfonso nel corso di una conferenza stampa a Pescara finalizzata ad illustrare i risultati della due giorni di Sulmona su ‘Fonderia Abruzzo’.

Incalzato dai cronisti parla ironicamente di ‘soluzioni’ per la prossima volta, come un “appalto o concorso che preveda in automatico il ricovero da antipatia atmosferica” o una “disponibilità degli ombrelli che non faccia una preferenza di genere”. Il portavoce del governatore D’Alfonso, Fabrizio Santamaita, mette in evidenza che “la natura strumentale di questa polemica è lampante” e che “i commenti di chi ha visto in questa vicenda un affronto alla parità di genere sono davvero fuori luogo o comunque frutto di disinformazione”.

Volontarie le donne sul palco, secondo l’organizzazione. Parole che non sono servite a calmare gli animi. Sulla vicenda interviene senza mezzi termini la segretaria generale della Cgil, Susanna Camusso: “Credo che denoti un pessimo gusto, incapacità anche di autosufficienza maschile, per cui si ha bisogno di qualcuno che ti curi e ti protegga e credo che sia un pessimo spettacolo dato da quella manifestazione e dagli uomini di governo presenti”.

Ed è sferzante anche Beppe Grillo:”Un tempo si dibatteva sulla “donna oggetto”, i dirigenti del Pd sono andati oltre e hanno inventato la “donna ombrello”. Due giorni di eventi all’Abbazia di Sulmona con tanto di dibattito finale a cui hanno partecipato il ministro alla Coesione territoriale Claudio De Vincenti e il Presidente dell’Emilia-Romagna nonché della Conferenza Stato-Regioni Stefano Bonaccini. Nulla di diverso da tanti ordinari eventi, ma ad un certo per riparare i politici maschi dall’alternanza crudele di pioggia e sole, alcune donne vengono trasformate in “ombrelli”, attacca il leader dei 5 stelle.

Sul profilo Facebook della Conferenza nazionale donne Pd è apparsa la foto di un cartello in stile divieto di sosta con un ombrello verde sul fondo e la scritta ‘l’ombrello reggitelo tu’. E la frase: ‘Il nostro partito non può tacere o minimizzare’. Alexandra Coppola, abruzzese, della direzione nazionale del Pd sempre su Fb scrive: “Queste foto che ritraggono ragazze in funzione parasole e parapioggia che agevolano il dibattito di uomini beatamente seduti. Mi chiedo ma dove vogliamo arrivare? Nella mia militanza ho fatto di tutto, attaccato manifesti, preparato sale che avrebbero ospitato ospiti importanti, ma mai nessuno mi ha chiesto di riparare dal sole compagni di partito”.

Arrivano anche le dichiarazioni del governatore dell’Emilia Romagna, Bonaccini: “Certamente non è stata una scelta felice da parte degli organizzatori e quell’immagine parla da sola. Si ammetta quindi che è stato un errore” dice respingendo ai 5 stelle della sua regione attacchi pretestuosi verso di lui. “Siamo agli inizi del secolo scorso”, scrive ironico su Fb il capogruppo a Montecitorio di Articolo 1-Mdp Francesco Laforgia, postando la foto in bianco e nero. Intanto la rete si scatena in senso contrario e compaiono uomini che tengono ombrelli alle donne.

(Di Elisabetta Guidobaldi/ANSA)

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