Pisapia accelera. Contromossa Renzi, apre sulle coalizioni

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Renzi e Pisapia
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Renzi e Pisapia

ROMA. – Giuliano Pisapia accelera e tra pochi giorni darà vita ad un “coordinamento provvisorio plurale e aperto” delle forze che vogliono far capo al suo progetto, che avrà anche una sorta di Manifesto programmatico. Ma l’ex sindaco di Milano, sceso a Roma per una serie di incontri, ha anche dovuto ascoltare veti, distinguo e caveat posti l’uno contro l’altro dai vari interlocutori, e rispetto a temi come il rapporto con il Governo Gentiloni e la legge elettorale. A smuovere le acque ci ha pure pensato Matteo Renzi che ha aperto inaspettatamente sulle coalizioni (anche se prima “vengono legge elettorale e temi”, tiene a precisare).

La scaletta degli incontri di Pisapia prevedeva un incontro con Pippo Civati, leader di Possibile, uno con Roberto Speranza di Mdp, poi con Massimo D’Alema, e infine con la minoranza del Pd di Andrea Orlando e Gianni Cuperlo. Pisapia ha evitato di parlare se non in una nota congiunta dopo l’incontro con Speranza nella quale si è sottolineata “la necessità di accelerare il percorso unitario per la costruzione di una nuova forza politica progressista”.

Nei prossimi giorni si lavorerà “a elaborare” una Carta “che indicherà i punti fondamentali dell’agenda programmatica per il Paese”. Inoltre “per guidare il percorso verrà presto istituito un coordinamento provvisorio plurale ed aperto”.

Gli aggettivi che definiscono il coordinamento (provvisorio, plurale e aperto) spiegano lo stato dell’arte del progetto. Sarà provvisorio perché non è ancora definito il perimetro dei soggetti che aderiranno, e qui sta il primo problema. Mentre Pippo Civati ha chiesto di allargarlo sia a Sinistra Italiana che a Tomaso Montanari e Anna Falcone, gli ex Si entrati in Mdp frenano verso i loro compagni di partito.

Non a caso proprio da ambienti ex Si è filtrato un retroscena – seccamente smentito dall’ufficio stampa di Mdp – secondo il quale il coordinamento era stato definito nei numeri (quattro uomini e altrettante donne) con tanto di caselle per ogni soggetto politico aderente. Invece esso sarà, appunto, “aperto”: il perimetro non verrà chiuso subito. Anche perché se Mdp e Civati hanno chiesto una “Carta” di sinistra (es. ritorno dell’articolo 18), Pisapia ha insistito sul ruolo di Bruno Tabacci e dell’area cattolico democratica a lui vicina.

Dopo un colloquio con Massimo D’Alema (la sua ribadita intenzione di non candidarsi è stata intesa come sollecitazione all’ex premier di fare altrettanto), ecco l’incontro con la minoranza Dem di Orlando e Cuperlo, ai quali ha chiesto di tenere aperto un “canale di comunicazione” con il Pd, a partire dal dialogo su una legge elettorale che preveda le coalizioni: musica per le orecchie di Orlando e Cuperlo, ma non per quelle di D’Alema, che vuole un proporzionale per evitare l’alleanza con il Pd di Renzi, con il quale lanciare una dura competition.

Ma proprio Renzi, ha fatto la mossa del cavallo, aprendo inaspettatamente sulla coalizione e su una conseguente legge elettorale, chiedendo che si parta parlando di contenuti. “Noi siamo interessati a discutere con tutti – ha detto il vicesegretario Maurizio Martina – ma partendo dalle scelte per l’Italia di domani. Dove ci sarà un confronto sulle idee, noi ci saremo. Dove ci saranno veti personali o liti permanenti, non ci saremo”.

(di Giovanni Innamorati/ANSA)

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