Roma, Di Francesco: “Ancora nulla delle mie idee”

Eusebio Di Francesco durante una conferenza stampa. In grande la scritta ROMA
Eusebio Di Francesco durante una conferenza stampa. ANSA/ANGELO CARCONI
Il nuovo allenatore dell’AS Roma Eusebio Di Francesco durante la conferenza di presentazione a Trigoria, Roma, 14 giugno 2017. ANSA/ANGELO CARCONI

ROMA. – “Voglio dire subito una cosa: non dobbiamo essere frettolosi. Non ho ancora visto niente di quelle che sono le mie idee. Ho notato la voglia di fare e la personalità di osare, e per me sono già un bel passo in avanti, ma c’è ancora tanto da lavorare”. Soddisfatto, ma allo stesso tempo consapevole che la strada da percorrere è ancora lunga e tortuosa. Ad un mese esatto dall’inizio del campionato, e dopo aver disputato il primo vero test estivo contro il Psg (1-1 nei tempi regolamentari, poi sconfitta ai rigori con errore decisivo di Gerson), Eusebio Di Francesco analizza con lucidità pregi e difetti della sua Roma in costruzione.

“Sono soddisfatto della prestazione – spiega il tecnico al termine del primo incontro della International Champions Cup giocato al Comerica Park di Detroit – La cosa che mi è piaciuta di più è che la squadra è stata sempre corta. C’è stata qualche lettura sbagliata, ma nel secondo tempo potevamo andare in vantaggio. Il risultato comunque ci sta, la partita è stata molto equilibrata. Non dimentichiamo, poi, che mancano ancora tanti elementi a questa squadra”.

Un paio di essi, i nuovi acquisti Under e Defrel (impegnato in mattinata con le visite mediche), raggiungeranno la squadra negli Stati Uniti nelle prossime ore assieme al dg Baldissoni, mentre Monchi continuerà a lavorare sul mercato per completare la rosa (vicina alla chiusura l’operazione con il Manchester City per Kolarov). Rosa che sicuramente cambierà ancora tanto, fra arrivi e partenze.

Di Francesco sta valutando diversi giocatori, tra cui Iturbe e Gerson: “È ancora presto per dire se resteranno, in particolar modo Iturbe, perché è arrivato da appena tre giorni: lo sto ancora valutando. Devo dire che Gerson mi è piaciuto: è stato molto intraprendente e il rigore sbagliato conta relativamente; ha cercato di essere aggressivo, si vede che si sta allenando con me da diversi giorni: è stato reattivo, sta cercando la verticalità molto più di prima. Gonalons? Lui e De Rossi saranno grandi antagonisti, ma per me è un vantaggio perché avrò la possibilità di poter scegliere volta per volta chi sarà nelle migliori condizioni”.

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