Trudeau speranza dell’America, Rolling Stone lo incorona

Justin Trudeau in copertina sul magazine Rolling Stone

NEW YORK. – Justin Trudeau è la ”speranza d’America”, intesa nel suo complesso, quindi Stati Uniti compresi. Il magazine americano Rolling Stone incorona il primo ministro canadese definito una ‘stella polare’. E, con una domanda retorica in copertina, si chiede: ”perché non puo’ essere il nostro presidente?”. Nel lungo articolo che gli viene dedicato, Trudeau è paragonato al presidente americano Donald Trump e ne esce vincente.

”Sta cercando di rendere il Canada di nuovo grande. E lo sto facendo, diciamo, usando altri metodi” scrive Stephen Rodrick, il giornalista e autore americano che si occupa di politica, e in passato si è dedicato ai profili di molte star, dalla campionessa del tennis Serena Williams al vice presidente Mike Pence. Il riferimento di Rodrick è allo slogan ‘Make America Great Again’ di Trump e alle modalità del presidente americano di centrare il suo obiettivo.

Con Trudeau a Ottawa ”sembra di essere a un mondo di distanza da Washington, anche se a separare le due città sono meno di 1.000 chilometri. Il Canada di Trudeau sembra essere un posto meraviglioso per aspettare che la tempesta americana passi”.

Ripercorrendo la vita e la carriera di Trudeau, Rolling Stone mette l’accento sulle profonde differenze con Trump. A partire dalla Russia: ”il figlio di Trump si è incontrato con alcuni esponenti russi che avevano promesso informazioni su Hillary Clinton. Il ministro degli Esteri di Trudeau è Chrystia Freeland, canadese di origini ucraine messa al bando dalla Russia di Putin”.

I rapporti con Mosca sono solo una delle differenze fra i due: ci sono poi le opposte posizioni sull’aborto, con Trudeau che è pro-scelta e le interruzioni di gravidanza che rientrano nella copertura sanitaria universale canadese. E quelle sul clima con Trump che ha ritirato gli Stati Uniti dall’accordo di Parigi e Trudeau che chiede alle città americane di collaborare con il Canada per ridurre le emissioni.

Trudeau emerge come il ‘sogno’ dei democratici americani di avere di nuovo un leader giovane e carismatico in grado, così come ha fatto il primo ministro canadese, di superare anche lo scetticismo dell’opposizione. Un Trudeau – non dimentica comunque Rolling Stone – che ha commesso però anche errori e gaffe che, però, in un contesto come quello di una presidenza Trump scompaiono.

(di Serena Di Ronza/ANSA)

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