Mattarella: “Fare legge elettorale e poi voto sereno”

Quirinale 26/07/2017 Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella rivolge il suo intervento in occasione della cerimonia di consegna del "Ventaglio" (Foto Ufficio Stampa Quirinale)
Quirinale 26/07/2017
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella rivolge il suo intervento in occasione della cerimonia di consegna del “Ventaglio” (Foto Ufficio Stampa Quirinale)

ROMA. – La prossima legge di Stabilità è “fondamentale” per irrobustire la ripresa. Si andrà a votare alla scadenza naturale della legislatura, prevedibilmente a fine aprile 2018. Ma manca ancora una legge elettorale che sani i sistemi “disomogenei e lacunosi” scaturiti dalle sentenze della Consulta. Il Parlamento infine ha il “dovere” di lavorarci visto che il tempo per rimediare c’è ancora. Ecco le priorità del Quirinale alla vigilia della pausa estiva che Sergio Mattarella almanacca alla stampa parlamentare ricevuta per la tradizionale consegna del Ventaglio.

In quella che ormai è un’occasione per affrontare i principali nodi in agenda il presidente della Repubblica ha richiamato con forza i partiti a pensare al bene del Paese. Niente “slogan, risse e propaganda” per quella che si annuncia una lunghissima campagna elettorale. Sì, perchè le elezioni politiche sono vicine – “manca un semestre”, puntualizza Mattarella non considerando la pausa agostana – e si tratta di un “momento fondamentale” della vita democratica di una repubblica.

Momento centrale ma da vivere “con serenità” e facendo tutto il possibile perchè ci sia “un’ampia partecipazione al voto”. E per non aumentare il già grave distacco dei cittadini dalla politica i partiti devono impostare la campagna elettorale sulle cose serie, sui programmi. “Slogan illusori e propaganda allontanano gli elettori”, ha ammonito il presidente.

“Le istituzioni oggi sono più robuste, più capaci di affrontare le esigenze, le attese i sogni della collettività se vi è alla base una partecipazione ampia degli elettori. Anche a questo scopo auspico un confronto elettorale svolto su programmi e proposte, seriamente approfondito”.

Ma tutto si lega e Mattarella non ha esitato a difendere nettamente il salvataggio delle banche definendo il provvedimento del Governo come propedeutico all’approvazione di una buona Finanziaria. “La situazione economica è in crescita: sono state alzate le previsioni del pil per quest’anno, le previsioni sono positive” e nessuno può pensare che divisioni di taglio elettorale possano minare la “ripresina”.

“E’ necessario accompagnare questa ripresa, per farla consolidare e per recuperare le ferite sociali che la crisi ha inferto al nostro Paese. Accompagnare la ripresa è di decisiva importanza per l’Italia. La manovra d’autunno – ha spiegato – costituisce un passaggio fondamentale per trovare appieno la fiducia dei mercati”.

Appuntamento quindi a settembre quando la riforma della legge elettorale con tutta probabilità ritornerà alla Camera. E se oggi, dopo le parole di Mattarella, tutti si sono precipitati a ribadire quanto sia importante una nuova legge, aleggia sempre lo spettro di un fallimento che potrebbe portare a un decretino di aggiustamento o a un dpr (decreto presidenziale).

Ma forse nuove prove di larghe intese si potranno manifestare proprio in vista della legge di Stabilità: Forza Italia sta già manifestando aperture. E come sempre in politica vige la regola “do ut des” che potrebbe improvvisamente portare a concessioni del Pd in materia di legge elettorale.

(Di Fabrizio Finzi/ANSA)

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