Adesivi sui segnali stradali, così le auto senza pilota vanno in tilt

Adesivi su segnali stradali, così auto senza pilota in tilt
Adesivi su segnali stradali, così auto senza pilota in tilt

ROMA. – Fra un paio di decenni potranno anche diventare la normalità, mandando in pensione volante e pedali, ma per ora le auto senza pilota hanno davanti diverse sfide da superare. Soprattutto se le vetture possono essere mandate in tilt con dei semplici adesivi stampati a casa e incollati sui cartelli stradali. Ad evidenziare la “falla” uno studio guidato dall’Università di Washington.

A dispetto delle precauzioni contro sofisticati attacchi hacker, un team di esperti di sicurezza ha mostrato che per confondere una vettura autonoma basta compromettere in modo mirato dei comuni cartelli stradali. Yoshi Kohno, uno dei ricercatori, ha spiegato al sito Car and Driver di aver sviluppato un algoritmo in grado di intercettare il sistema di visione delle auto senza pilota e di capire quali alterazioni nelle immagini possono creare confusione nel “cervello” delle auto. Al punto da confonderlo e dargli indicazioni fuorvianti.

Il team, ad esempio, è riuscito a far credere ad una vettura che un segnale di Stop fosse un limite di velocità applicando sul cartello degli adesivi realizzati con una stampante. Camuffata con piccoli quadrati, anche una freccia di svolta a destra è stata fatta passare per un limite di velocità. Si tratta di modifiche di poco conto per l’occhio umano, ma in grado di ingannare “la vista” dell’intelligenza artificiale che riconosce segnali e oggetti per la macchina senza pilota.

Su strada confusioni di questo tipo potrebbero rivelarsi disastrose. Prevenirle è possibile, spiegano i ricercatori, ad esempio dando all’auto anche informazioni di contesto sui segnali (uno Stop in autostrada non avrebbe senso). Oltre ai primi incidenti già registrati, esperimenti come questi suggeriscono che le tecnologie per la guida autonoma vanno ancora affinate. Il mese scorso ingegneri di Volvo hanno dovuto ammettere che le auto in fase di test sono in grado di scansare cervi e alci, ma non i canguri, ai cui movimenti pare sia difficile adattarsi.

Dei passi in avanti da compiere del resto sono consapevoli anche i più ottimisti verso questa tecnologia. Come Elon Musk, l’eclettico patron di Tesla, secondo il quale fra vent’anni le auto col volante saranno considerate passato. Anche per il visionario imprenditore la difesa dagli attacchi hacker è da considerare prioritaria, così come pure dotare i veicoli autonomi di un comando interno che permetta all’uomo di prendere il controllo se necessario.

(di Stefania Passarella/ANSA)

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