Rai Storia: La storia del west, guerra su due fronti

ROMA. – L’avanzata degli Stati Uniti verso ovest, voluta da uomini come il Generale Ulysses Grant, poi eletto Presidente nel novembre 1869, ritrova nuovo slancio grazie ai trattati di pace stipulati con le tribù indiane delle Grandi Pianure – che segna l’inizio della politica delle riserve – e la costruzione di nuovi rami di linee ferroviarie. Una pagina di storia raccontata da Robert Redford in “La Storia del West”, la serie internazionale dedicata alla grande epopea del West, in onda mercoledì 16 agosto alle 21.10 su Rai Storia.

La grande espansione della rete ferroviaria, sostenuta dal governo federale e guidata da imprenditori spregiudicati come Thomas Durant, della Union Pacific, culmina con la fusione di Promontory Point, che unisce idealmente, con i due rami ferroviari, l’est e l’ovest del Paese.

Il fine ultimo di questa espansione è riunificare una nazione ancora lacerata dagli strascichi della Guerra Civile, in particolare nel Sud dove risentimento e mancanza di prospettive fanno emergere figure come il bandito Jesse James, che, dopo le banche, inizia a prendere di mira proprio i treni, visti come un simbolo del progresso e degli interessi del Nord industriale.

Eppure, proprio il settore ferroviario, dopo essere stato il motore allo sviluppo economico, fa scivolare gli Stati Uniti nella loro prima grave crisi finanziaria, passata alla storia come “Il Panico” del 1873, in seguito all’emergere di una diffusa corruzione e allo scoppio della bolla speculativa. Mentre la crisi mina le sicurezze della giovane nazione, arriva la notizia che è stato scoperto l’oro nelle Black Hills, la catena montuosa che fa parte dei territori concessi ai Nativi Americani, e i tamburi di guerra tornano a suonare.

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