Dopo l’Italia, anche Germania e Francia condannano la decisione dell’Anc

Il ministro degli Esteri, Angelino Alfano

BERLINO – Dopo le dure dichiarazioni del ministro degli Esteri, Angelino Alfano, che ha condannato “fermamente la decisione dell’assemblea costituente di avocare a sé i poteri legislativi che spettano al Parlamento legittimamente eletto in base alla Costituzione del 1999”, anche Germania e Francia hanno reso noto la loro posizione rispetto al comportamento della Costituente.
Nel corso della consueta conferenza stampa del lunedì, Martin Schafer, portavoce del ministro degli Esteri tedesco, ha dichiarato:
– La decisione dell’Assemblea Nazionale Costituente di attribuirsi funzioni legislative che competono al Parlamento rappresenta un altro passo verso la soppressione sistematica dell’ordine democratico e costituzionale in Venezuela.
Schafer ha anche sottolineato che Berlino segue con “grande preoccupazione” lo sviluppo della situazione politica venezuelana e fatto notare che la Costituente, “con questa decisione, disprezza il voto dei venezuelani” espresso nelle parlamentari del 2015.
Anche il governo francese ha condannato energicamente la decisione della Costituente di usurpare i poteri del Parlamento e affermato che è “urgente” dare spazio al dialogo per uscire dalla crisi.
In un comunicato, il ministero degli Esteri francesi ha precisato che “solo il dialogo tra le parti e il rispetto tra poteri dello Stato può garantire una soluzione negoziata alla crisi che vive il Paese”.
Durante il fine settimana, il ministro Alfano ha sollecitato i partner europei ad adottare delle misure contro il governo del Venezuela, “se la democrazia e lo stato di diritto non saranno subito ristabiliti nel Paese”.
“Condanniamo fermamente – ha affermato in una nota il responsabile della diplomazia italiana – la decisione dell’assemblea Costituente di avocare a sé i poteri legislativi che spettano al Parlamento legittimamente eletto in base alla Costituzione del 1999. Si tratta di un ulteriore grave passo di allontanamento del Venezuela dai principi fondamentali di democrazia e stato di diritto e verso un regime autocratico”.
Il ministro Alfano aveva anche esortato “il governo venezuelano a porre in essere con urgenza le misure necessarie a restaurare la democrazia e lo stato di diritto”.