Ius soli in stallo, difficile approvazione alle Camere

Ius soli in stallo
Ius soli in stallo

ROMA. – Se il Papa “riapre” la partita sullo ius soli, le speranze di far passare la legge in Parlamento restano comunque minime. La possibilità di ottenere la cittadinanza indipendentemente da quella dei propri genitori, infatti, è stata al centro di un braccio di ferro non solo fra maggioranza e centrodestra ma anche all’interno dello schieramento di governo. A salire sulle barricate è stata in particolare Alternativa popolare, che ha minacciato di far mancare, durante l’esame al Senato, i voti indispensabili a mantenere in vita il governo.

E così è stato lo stesso premier Paolo Gentiloni, cui era rimasto in mano il cerino, a comunicare a metà luglio la decisione di uno slittamento, assicurando però il proprio impegno – ribadito ancora dal palco del Meeting di Rimini – per un’approvazione del provvedimento in autunno. Nonostante le rassicurazioni, l’iter del testo appare talmente ricco di insidie e, a questo punto, nessuno esclude che la Legislatura possa terminare senza che le nuove norme diventino legge dello Stato. In attesa della riapertura delle Aule parlamentari, ecco i punti principali del disegno di legge.

CITTADINANZA, ARRIVA IUS SOLI “TEMPERATO”

Può diventare italiano chi è nato in Italia da genitori stranieri, dei quali almeno uno sia in possesso del diritto di soggiorno permanente o del permesso di soggiorno di lungo periodo. Incrociando le norme, vuol dire che almeno un genitore deve essere in possesso del permesso di soggiorno da almeno 5 anni in Italia. L’acquisizione della cittadinanza avviene tramite una dichiarazione espressa da uno dei due genitori o da chi esercita la responsabilità genitoriale.

POSSIBILE FINO A 20 ANNI, POI STOP

La dichiarazione della volontà di acquisire la cittadinanza italiana deve essere espressa entro il compimento della maggiore età dell’interessato. Qualora il genitore (o il responsabile) non abbia reso la dichiarazione di volontà, il ragazzo interessato può fare richiesta di acquisto della cittadinanza all’ufficiale di stato civile, entro due anni dal raggiungimento della maggiore età. Vale anche l’iter inverso: entro due anni dalla maggiore età il giovane può rinunciare.

SPAZIO ANCHE ALLO IUS CULTURE

Vale per i minori stranieri, nati in Italia o che siano arrivati entro i dodici anni: possono acquisire la cittadinanza qualora abbia frequentato regolarmente un percorso formativo per almeno cinque anni nel territorio nazionale. Anche in questo caso serve una dichiarazione espressa da parte dei genitori, che devono essere in possesso di un permesso di soggiorno. Nel caso in cui la frequenza riguardi il corso di istruzione primaria, è necessario che il bambino o la bambina abbiano concluso l’iter positivamente.

PER I MINORI STOP TASSA DA 200 EURO

Se i documenti relativi alla richiesta di cittadinanza riguardano i minori non si è tenuto al pagamento del contributo da 200 euro.

FIGLI MINORI DI STRANIERI, SI ALLARGANO MAGLIE PER CITTADINANZA

I figli minori di un genitore che acquista (o riacquista) la cittadinanza italiana, acquistino anch’essi la cittadinanza anche se non sono conviventi col genitore. Con la legge attuale è necessario che siano invece conviventi.

UFFICIALI ANAGRAFE

Gli ufficiali giudiziari, nei 6 mesi che precedono il compimento dei 18 anni, devono comunicare ai residenti di cittadinanza straniera la possibilità di acquisire il diritto di cittadinanza per ius soli o ius culturae. In caso di inadempimento di questo obbligo da parte degli ufficiali, il termine di decadenza per la richiesta della cittadinanza viene sospeso.

ARRIVA LA GIORNATA PER I NUOVI CITTADINI

I Comuni, in collaborazione con gli istituti scolastici di ogni ordine e grado, sono tenuti a promuovere “iniziative di educazione alla conoscenza e alla consapevolezza dei diritti e dei doveri legati alla cittadinanza ed una giornata dedicata alla ufficializzazione dei nuovi cittadini”.

(di Chiara Scalise/ANSA)

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