Assunzione giovani, bonus se non si licenzia per un anno

Assunzione giovani.
Assunzione giovani,bonus se non si licenzia per un anno

ROMA. – Il Governo studia i paletti da fissare per la concessione degli sgravi contributivi per l’assunzione dei giovani; ed è probabile che i limiti non siano molto stretti per evitare che la misura abbia scarso appeal presso la platea verso cui è destinata. Per ottenere gli sgravi – spiegano tecnici del Governo vicini al dossier – sull’assunzione di un giovane fino a 29 anni l’azienda non dovrà aver fatto licenziamenti nei sei mesi precedenti il nuovo contratto con una mossa che punta a evitare l’effetto sostituzione di forza lavoro. Per mantenere l’incentivo l’azienda non dovrà licenziare neanche nei sei mesi successivi all’assunzione.

Il Governo studia se limitare il divieto al licenziamento per motivi economici di lavoratori con la stessa mansione di quello assunto con gli sgravi (ma in questo caso già ora il lavoratore licenziato ha un’altissima probabilità di vincere la causa) o se prevedere che il divieto, pena la perdita dell’incentivo, sia esteso a tutto il personale dell’azienda che ha avuto accesso al beneficio.

Sul fronte degli importi, si lavora a uno sgravio del 50% dei contributi previdenziali fino a un tetto di 3.250 euro l’anno per le assunzioni di giovani fino a 29 anni, anche se c’è pressione per l’innalzamento dell’età dato che in Italia è ancora bassa l’occupazione fino ai 34 anni. Si lavora a un taglio dei contributi per 2-3 anni.

I paletti quindi dovrebbero essere più bassi di quelli introdotti dal governo Letta sull’occupazione aggiuntiva che però produssero uno scarso incremento occupazionale. In pratica si prevedeva l’accesso agli sgravi solo nel caso in cui, con la nuova assunzione, si verificasse un aumento dell’occupazione nell’azienda rispetto all’anno precedente.

Secondo le ipotesi allo studio del Governo, invece, lo sgravio non dovrebbe essere legato all’occupazione aggiuntiva (quindi in caso di dimissioni o di uscita di un lavoratore verso la pensione l’agevolazione per la nuova assunzione si avrebbe comunque anche senza aumento complessivo del personale), ma solo al divieto di sostituire lavoratori con persone che costano meno.

Quest’anno, inoltre, scadono le agevolazioni previste per chi assume al Sud e per chi assume persone tra i 16 e i 29 anni secondo il bonus inserito nel programma Garanzia giovani. Per questi ultimi nonostante lo sgravio contributivo nel 2017 fosse totale (fino a un limite di 8.060 euro) nei primi cinque mesi dell’anno, secondo quanto si legge sul rapporto sul precariato dell’Inps, le assunzioni sono state appena 21.800 (7.000 delle quali a tempo determinato) alle quali però, spiegano i tecnici, vanno aggiunte le trasformazioni per un totale di circa 40.000 unità.

Nell’intero 2016 quando l’agevolazione contributiva era al 50% per tutte le assunzioni a tempo indeterminato le assunzioni di giovani fino a 29 anni con l’agevolazione furono 129.000. Furono invece 313.000 le assunzioni a tempo indeterminato nel complesso di giovani fino a 29 anni.

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