ROMA. – Matteo Salvini, forte dell’intesa raggiunta per le regionali siciliane, rilancia la sfida a Silvio Berlusconi rivolgendogli un forte appello perchè si schieri a favore del Mattarellum, o un modello simile e soprattutto accetti “primarie tra iscritti”, in stile Usa, per la scelta del candidato premier. E lo fa nel giorno in cui il Presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, con un chiarissimo “sto bene dove sto”, smentisce ogni voce circa una sua corsa per la guida della coalizione di centrodestra. Su questo punto, Tajani ha le idee chiarissime:”Il candidato premier naturale del centrodestra si chiama Silvio Berlusconi”.
Com’è noto, sull’ipotesi che il Cavaliere torni a potersi candidare pende il pronunciamento della Corte di Strasburgo, dove resta confermata la data del 22 novembre prossimo per la prima e unica udienza presso la Grande Camera sul ricorso contro la decadenza. In attesa di quella sentenza, il segretario federale della Lega rilancia la partita, consapevole che tra qualche giorno, alla Camera, comincerà il delicatissimo confronto tra le forze politiche sulla legge elettorale.
E torna a chiedere al Cavaliere di accettare la scelta del candidato prima del voto, in seguito allo svolgimento di “primarie in stile Usa”, una consultazione all’interno del centrodestra “seria”, non come quelle del Pd, decisa da “iscritti, militanti, elettori e amministratori locali” e non da “passanti”.
Anche in questo scenario, Salvini, conferma che lui resta in prima linea: “Io ci sto, su quel punto non c’è più discussione. Ora – aggiunge – stiamo discutendo sulla squadra di governo”. “Poi se Forza Italia vorrà scegliere un nome come Antonio Tajani – aggiunge il leader lumbard – nessun problema. Ma è evidente che la sua persona è legata a Bruxelles e alla sua linea su immigrazione, tasse, euro. Ma ripeto, io sono in campo”.
Intanto Forza Italia frena su tutta la linea:”Tutti i sondaggi – sottolinea Renato Brunetta – dicono che uniti siamo in grado di vincere con qualsiasi legge elettorale alle prossime elezioni politiche e in Sicilia”. Semmai, attacca il capogruppo azzurro, “il passaggio determinante è l’unità del centrodestra attraverso regole comuni, programmi, valori”.
(di Marcello Campo/ANSA)
